ALLA SCOPERTA DELLA TIPICA ARCHITETTURA RURALE OSSOLANA
GIRO DI OIRA
Domodossola e dintorni
Descrizione Percorso
Si tratta di un percorso ad anello ideale per MTB e gravel con moderato dislivello con partenza e arrivo dal centro commerciale di Crevoladossola alla scoperta degli ambienti del Fiume Toce e dei borghi di Canova e Oira, dove si concentrano alcuni tra gli esempi più belli di architettura in pietra ossolana. Lungo il percorso si può ammirare anche la caratteristica Centrale Enel “Crevola Toce” di Crevoladossola, progettata nel 1923 dall’Architetto Piero Portaluppi, considerata un capolavoro dell’architettura industriale di quel periodo, anche per il suo stile Decò.
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GIRO D’ITALIA: DOMODOSSOLA – CASCATA DEL TOCE
Domodossola e dintorni
Descrizione Percorso
Lungo questo percorso, grazie a un grande campione come Marco Pantani, sono state scritte pagine indimenticabili del ciclismo contemporaneo. Infatti, chi non ricorda l’ultimo grande scatto in salita fatto dal “Pirata” venerdì 30 maggio 2003 in occasione della 19ª tappa Canelli-Cascata del Toce?!? Come poi sia andata a finire lo sanno tutti, ma quei momenti restano indelebili nella memoria dei tanti appassionati.
Così come restano negli annali del ciclismo le granfondo organizzate dall’UC Valdossola, prima “ex Diablo” e poi “De Zan”, con partenza da Formazza e arrivo alla Cascata, dopo un percorso di 160 km, che portava allo sfinimento i meno allenati. Altri tempi!
Tornando ai giorni d’oggi, si parte dalla Stazione Ferroviaria di Domodossola per salire in cima alla Cascata più alta d’Europa.
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ALLA SCOPERTA DI BACENO, CRODO E PREMIA
I PAESI DELLA VALLE ANTIGORIO
Valle Antigorio
Descrizione Percorso
Itinerario ad anello su belle mulattiere, piste e tratti di strade asfaltate a basso traffico alla scoperta dei tre paesi della valle Antigorio: Baceno, Crodo e Premia con le loro frazioni. Si attraversa anche tutta l’affascinante zona del “Giardino glaciale degli Orridi di Uriezzo” costituito da gole e marmitte scavate dall’antico sistema di torrenti che scorrevano sul fondo del ghiacciaio che percorreva anticamente la Valle Antigorio.
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Via Ferrata in Valle Antigorio
FERRATA WALSERFALL: UN OMAGGIO ALL’ANTICO POPOLO WALSER E ALLA CASCATA DI AGÀRO
Valle Antigorio
Descrizione Percorso
Periodo consigliato: MARZO-OTTOBRE
La Via Ferrata WALSERFALL si sviluppa lungo la parete rocciosa che costeggia la Cascata di Agàro, a valle dell’omonimo Lago, fino a raggiungere Piodacalva, un pugno di baite e stalle poste su un’ampia e panoramica balconata rocciosa. Siamo in terra Walser e come omaggio a questo antico e sapiente popolo delle montagne è stato assegnato il nome WALSERFALL che unisce, in un gioco di parole, i termini “Walser” e “Wasserfall” (cascata).
Il sentiero di accesso (codice H00 fino a Osso) parte dietro l’antica Latteria ed è segnalato da appositi segnavia. Dal ponte stradale di Osso si segue un sentierino che costeggia il fiume fino ad arrivare alla base della Via Ferrata.
Da Piodacalva, punto di arrivo della Via Ferrata, si rientra a Croveo in circa 50 minuti seguendo il sentiero codice H06. In alternativa da Mollio un sentiero scende a Ecchio e quindi in paese. Tali sentieri presentano alcuni tratti esposti non protetti che richiedono attenzione.
Scorci meravigliosi costeggiando la bella cascata del Rio di Agaro.
I tratti più difficili sono sul muro detto dei tetti, che presenta un lungo traverso molto aereo, e sul muro finale che porta a Piodacalva per la presenza di un passaggio strapiombante piuttosto atletico e molto esposto.
AVVERTIMENTI IMPORTANTI
La Via Ferrata è un percorso prevalentemente artificiale che sale su ripide pareti rocciose attrezzate con cavi di acciaio di sicurezza e gradini ancorati alla roccia.
È indispensabile avere esperienza di montagna, una buona preparazione fisica e tecnica con abitudine al vuoto e conoscere le tecniche di progressione dell’arrampicata. A chi non ha mai effettuato Vie Ferrate o necessiti di maggior sicurezza è consigliato farsi accompagnare da una Guida Alpina professionista UIAGM.
È obbligatorio dotarsi di attrezzatura personale completa e specifica per tale attività e conoscere il suo corretto utilizzo.
- casco da arrampicata
- imbragatura da arrampicata perfettamente allacciata e ben stretta in vita e nei cosciali
- set di autoassicurazione con dissipatore d’energia
- guanti
- scarpe da montagna.
È raccomandata una longe supplementare di sicurezza già fissata all’imbrago.
Si rammenta che su una Via Ferrata gli shock dovuti ad una caduta sono estremamente violenti, per questo motivo è obbligatorio l’utilizzo del dissipatore.
Progettazione e Direzione Lavori: Ing. Romina Marani – Geol. Alessandro Pirocchi
Coordinamento realizzazione: Alpi-Vert di Dalla Gasperina Luca & C. Loc. Nusiglie 44 10080 Locana (TO)
Tracciamento definitivo e realizzazione: Guida Alpina Burlone Giuseppe, Guida Alpina Ferrari Tazio, Guida Alpina Garanzini Pietro, Guida Alpina Pettinaroli Paolo, Guida Alpina Sacco Giorgio
Altre info: https://www.piemonteoutdoor.it/it/attivita/ferrata/ferrata-walserfall
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Tra la Valle Antigorio e la Valle Formazza attraverso i centri abitati
PERCORSO DEL TOCE IN MTB
Domodossola e dintorni
Descrizione Percorso
00 Percorso MTB del Toce
BC (medio)
Il Percorso MTB del Toce, da Montecrestese/Crevoladossola al Passo San Giacomo rappresenta l’ossatura principale della Valle Antigorio-Formazza da cui si dipartono gli altri percorsi.
Risale la valle attraversando i centri abitati e in prossimità della viabilità principale (SS659). Le numerose possibilità di alloggio e ristorazione lungo la valle consentono di scegliere la lunghezza delle tappe a seconda del proprio livello di preparazione.
Il Percorso MTB del Toce assume una dimensione internazionale in quanto rappresenta il naturale collegamento tra Domodossola e il Passo del San Gottardo in sella alla bicicletta.
L’itinerario proposto segue, con alcune limitate varianti per evitare le mulattiere più ripide, il tracciato della SBRINZ ROUTE fino a Riale. Da Riale il percorso segue la bellissima strada per il Passo San Giacomo. Dal passo si può scendere in Val Bedretto fino ad Airolo lungo il percorso 390 Alpi Bedretto Bike promosso da Svizzera Mobile che a mezzacosta tocca gli Alpi di Formazzora, Valleggia, Folera, Stabiello, Cristallina e Pescium.
Escursioni giornaliere
Il Percorso MTB del Toce, da Montecrestese/Crevoladossola al Passo San Giacomo può essere anche suddiviso in tre singole escursioni giornaliere che si possono effettuare andata e ritorno.
Le tre singole escursioni sono:
1. Lago Tana – Orridi di Uriezzo (Premia)
2. Premia – Ponte (Formazza)
3. Ponte (Formazza) – Passo San Giacomo
Le caratteristiche dei tre percorsi sono presentate nella sezione “DATI TECNICI”.
Clicca su “SCHEDA TECNICA Download” posizionato qui sotto per consultare la SCHEDA, i DATI TECNICI, i PUNTI DI ATTENZIONE, i PUNTI PANORAMICI, i PUNTI DI RISTORO, gli UFFICI DI INFORMAZIONE TURISTICA, i BIKE SERVICE, le COLONNINE DI RICARICA, i LUOGHI DI INTERESSE, gli APPROFONDIMENTI e le NORME DI COMPORTAMENTO.
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Bellissimo itinerario ad anello in Valle Antigorio, su strade asfaltate a basso traffico
TOUR DELL’ALPE DECCIA
Valle Antigorio
Descrizione Percorso
STAGIONE Da maggio a ottobre
Bellissimo itinerario ad anello in Valle Antigorio su strade asfaltate a basso traffico e piste consortili sterrate ai piedi del Monte Cistella, tra alpeggi e edifici rurali ben conservati e splendidi panorami.
Dal centro di Crodo si prende la strada carrozzabile per Mozzio e Viceno che sale gradualmente a tornanti. Da Viceno si torna in direzione di Cravegna e subito dopo il torrente Alfenza si prende la pista consortile per Deccia che si segue fino all’alpe. Da Deccia si torna indietro seguendo la pista e raggiunta la deviazione per Voma, la si segue mantenendosi più o meno in piano. Da Voma si prende un sentiero delimitato da muretti che porta nel vallone dell’Alfenza e si guada il torrente (quasi sempre a secco). Subito dopo il guado riparte una pista che conduce a Foppiano e da qui, seguendo la strada asfaltata, si ritorna a Viceno. Si continua fino alla chiesa di Cravegna e si prende la strada per Navasco. Da qui si imbocca l’ampia mulattiera (sentiero G11) che con un paio di tornanti conduce al ponte sul torrente Alfenza. Quindi si prosegue su una pista, all’inizio sterrata e poi asfaltata, che riporta a incrociare la strada carrozzabile Crodo – Mozzio e in breve si torna al punto di partenza.
NOLEGGIO BICI
Albergo Edelweiss
Frazione Viceno, 7 – 28862 Crodo (VB)
tel.0324618791
www.albergoedelweiss.com
AUTORE Alessandro Pirocchi
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Tra Baceno, Esigo e Cravegna
“VEIA DI SCUETAR”, LA VIA DEGLI SCOIATTOLI
Valle Antigorio
Descrizione Percorso
STAGIONE Da maggio a ottobre
Si parte da Baceno e lungo la strada provinciale si sale a Croveo.
Dietro la chiesa parrocchiale di Croveo si prende la mulattiera che porta al ponte delle marmitte di Croveo, spettacolari forme di erosione con punto di osservazione.
Alla fine del ponte si prende a destra per Osso e da qui si continua sulla strada provinciale fino a poco prima di Goglio dove, in corrispondenza di un ponte in cemento ad arco, parte la strada consortile, transitabile solo dai consorzisti, che sale a Esigo, risale all’agriturismo Ca’t Fausc e quindi raggiunge Pontigei e Agarù.
Da qui si abbandona la pista consortile che sale in Val Bondolero e si prende per Cravegna innestandosi nella cosiddetta Via di Squettar (Via degli Scoiattoli) un sentierone a mezza costa normalmente largo ma a tratti, soprattutto in corrispondenza dei valloni, più stretto e poco pedalabile.
L’ultimo tratto di mulattiera è una bellissima Via Crucis a gradoni e infine si raggiunge Cravegna. Dal paese si segue la strada che scende verso valle fino al tornante dopo l’oratorio della Selva, dove si imbocca una mulattiera che arriva nella parte alta di Crino. Da qui inizia una pista sterrata pianeggiante che porta quasi a Graglia. Arrivati ad incrociare la strada asfaltata la si segue per tre tornanti e si scende con un ultimo tratto di ripida mulattiera al campo sportivo di Baceno e quindi alla piazza centrale del municipio.
NOLEGGIO BICI
Albergo Edelweiss
Frazione Viceno, 7 – 28862 Crodo (VB)
tel.0324618791
www.albergoedelweiss.com
AUTORE Alessandro Pirocchi
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Un viaggio affascinante dal centro della terra alle spettacolari Marmitte dei Giganti
VALLE ANTIGORIO: ORRIDI DI URIEZZO
Valle Antigorio
Descrizione Percorso
Viaggio affascinante al centro della terra, così si potrebbe intitolare questa bellissima passeggiata che passando per gli Orridi di Uriezzo porta alle spettacolari Marmitte dei Giganti.
località di partenza e di arrivo: Baceno (655 m)
quota massima: Orrido Nord-Est (700 m circa)
quota minima: Verampio (530 m)
dislivello: 200 m circa totali
distanza: 6,5 km totali
tempo di percorrenza al netto delle soste: 2 ore totali
tipologia di percorso: misto (sentiero, asfalto, sterrata)
segnaletica: cartelli bianco/rossi
acqua: fontane nel centro di Baceno, altre lungo il percorso
periodo consigliato: da marzo a novembre
come arrivare: dista 20 km da Domodossola. Direzione Crodo e quindi direzione Valle Formazza fino a Baceno. I parcheggi a ridosso dell’ufficio del turismo sono a disco orario, meglio utilizzare il parcheggio di Piazza Aldo Moro (all’inizio della borgata appena dopo la farmacia, sulla destra arrivando da Domodossola, vietato il mercoledì per mercato). In autobus: linea Domodossola-Formazza, fermata Baceno (www.comazzibus.com).
informazioni: Distretto Turistico dei Laghi – www.distrettolaghi.it; Comune di Baceno – www.comune.baceno.vb.it; Comunità Montana delle Valli dell’Ossola – www.cmvo.it
L’itinerario
Dal parcheggio di Piazza Aldo Moro si attraversa la statale per imboccare subito via Francesco Fornara in salita (cartello marrone “chiesa monumentale” e “orridi”) passando davanti alla sede dei Vigili del Fuoco (servizi igienici) e salendo fino alla Chiesa Monumentale di San Gaudenzio.
Risalente al X secolo, si presenta ancora con impianto fortemente romanico, eretta su uno sperone roccioso che la fa dominare dall’alto. L’affresco sulla facciata rappresenta un San Cristoforo del 1542 (patrono dei viaggiatori, solitamente veniva rappresentato di dimensioni grandiose perché fosse visibile da lontano e, sovente, indicava punti di guado e presenza di ponti), mentre all’interno si trovano sulle colonne affreschi di santi e nobili, oltre un grandioso affresco rappresentante una crocifissione, dipinti in gran parte del XVI-XVII secolo (www.chiesa-baceno.it).
Guardando la facciata della chiesa, si prende a sinistra il passaggio in discesa al di sotto di un arco (cartello bianco/rosso “H00 Orridi di Uriezzo”) e si passa al di sotto delle impressionanti arcate di pietra che reggono la struttura della chiesa. La mulattiera in parte selciata porta in discesa fino a confluire su una sterrata che va seguita verso sinistra. In località Balmacor si prende a destra (cartello di legno), sempre in discesa, passando al centro di quello che, un tempo, era una marmitta dei giganti. Appena oltre un pilone votivo si trova una fontana al di sotto della parete rocciosa e subito dopo la strada si fa più pianeggiante con un bel passaggio tra i castagni. Al bivio seguente si prende a destra in discesa (cartello “Verampio”) per andare a sinistra, in salita, al bivio che si trova immediatamente dopo (cartello “G34c Orrido e Oratorio Santa Lucia”).
Nota: memorizzate questo bivio poiché lo ritroverete al ritorno.
Giunti a una bella casetta isolata (fontana) si passa proprio accanto allo spigolo dell’edificio percorrendo un tratto della strada sopraelevata (seguire la scritta “orridi” dipinta sulla roccia) arrivando alla centrale idroelettrica di Maiesso (fontana). Alle spalle della centrale si imbocca il sentiero (evidenziato dal mancorrente) che sale ripido per poi scendere graduale in mezzo a un bel bosco misto di latifoglie e radi abeti. Scesi sulla sterrata si va a sinistra (cartello “Orridi e Oratorio”). Si ignora la scala a destra proseguendo dritti sulla sterrata (la scala porta all’Orrido Sud, lo percorrerete dopo), attraversando una zona di prati aperti. Prendetevi il tempo di effettuare la breve deviazione a destra segnata dal cartello “Cippo del Partigiano” e “Ponte di Balmasurda 0h05”. Al termine del prato si trova un cippo dedicato al partigiano Luigi Fradelizio.
Il 30 giugno 1944, durante un trasferimento, venne colpito a morte dai nazisti e rimase per diversi giorni insepolto. Lasciò una giovane moglie, una bimba di due anni ed un bimbo di appena quattro mesi.
Appena oltre il cippo, un brevissima discesa porta al ponte sullo spettacolare Orrido di Balmasurda in cui l’acqua del fiume Toce scorre impetuosa. Tornati sulla sterrata principale la si percorre fino all’asfalto, dove si devia a sinistra in leggera salita per seguire quasi subito un sentierino sulla destra (cartello “Orrido sud-est”). Da questo punto si entra nel mondo affascinate degli Orridi.
Durante la glaciazione Wurmiana (da 120 mila a 15 mila anni fa) il territorio era ricoperto da uno strato di ghiaccio che in questo punto era stimato in un’ampiezza di sei chilometri e uno spessore superiore ai mille metri. Le acque di superficie del ghiacciaio, sciogliendosi, creavano torrenti che scorrevano molto velocemente nello strato compreso tra roccia e ghiaccio e trascinavano con sé molti detriti, dando origine così a “buchi” (Marmitte) e profonde fenditure oggi asciutte e percorribili (Orridi). Nella zona di Uriezzo se ne trovano tre: l’Orrido Ovest (meno caratteristico ed esposto, solo per esperti), l’Orrido Sud, che vedrete dopo, e l’Orrido Nord-Est (lungo circa 100 metri).
Il primo tratto è il più bello e caratteristico, con passaggi stretti che sembrano scomparire. Non essendo particolarmente profondo è luminoso e gradevole anche se la sensazione di entrare in un mondo magico è forte. Una scalinata porta al secondo tratto, più basso e aperto che porta ad uscire in un bel bosco. Da qui si torna indietro passando nuovamente nell’orrido.
In alternativa è possibile seguire la traccia lungo il bosco, a sinistra, che porta alla strada asfaltata. Da qui si prende a sinistra tornando al punto di partenza.
Si ripercorre la strada asfaltata, volendo è possibile effettuare la brevissima deviazione verso l’Oratorio di Santa Lucia del 1663, già a vista. Si ripercorre la sterrata già fatta fino a tornare alla scaletta vista in precedenza e da qui si scende all’interno dell’Orrido Sud, chiamato anche “Tromba d’Uriezzo”. Lungo circa 200 metri, possiede stretti passaggi che si alternano ad ampie sale mentre le pareti salgono anche di 20/30 metri in un continuum di suggestioni difficili da rendere a parole. Al termine si giunge nei pressi di un ponte: se si passa sotto si arriva in vista di due cascatelle, salendo le scale prima di esso si sale sulla strada sterrata.
Volendo rivivere l’emozione dell’Orrido lo si percorre a ritroso, una volta tornati sulla strada sterrata si piega verso sinistra seguendo sempre la segnaletica “Verampio” e ci si ritrova sulla sommità di questo ponte.
Si prosegue quindi sulla sterrata (verso sinistra uscendo dalle scalette del ponte) in continua e costante discesa, fino ad arrivare a un bivio che va preso ancora verso sinistra (cartello “Marmitte dei Giganti”) e che porta in breve a un ponte che sovrasta un tratto del fiume Toce dove si sono formati, tempo addietro, un gran numero di questi fenomeni geologici (fontana).
Prestando molta attenzione (la roccia può essere scivolosa!) si può scendere fino a filo dell’acqua ma attenti ai bambini poiché la corrente è forte. Meglio tenersi presso le “conche” più piccole e tranquille.
Ammirate le Marmitte dei Giganti, si riprende la sterrata tornando indietro fino al bivio (cartello “Verampio”) e proseguendo sempre in discesa si raggiungono le prime case di questa borgata. Superato un guado si prende a destra (cartello “Baceno”), passando tra alcune abitazioni su una pista erbosa che porta ad un ponte a schiena d’asino (cartello “Baceno Chiesa”), superato il quale si comincia a salire lungo un sentiero in parte selciato (in caso di pioggia può presentarsi scivoloso). La salita è continua e decisa, passa per una piccola borgata abbandonata con un oratorio, un fontanile e un edificio affrescato per raggiungere il bivio già toccato in discesa (vedi sopra prima “nota”). Da questo punto si ripercorre a ritroso il tratto fatto all’inizio della passeggiata fino a tornare alla Chiesa Monumentale di Baceno.
Per saperne di più:
Croveo, torchio e marmitte
A Croveo, frazione poco a monte di Baceno, si trova un antico torchio a leva “alla piemontese” con un trave lungo 8 metri, la cui presenza è attestata dal 1860 anche se probabilmente era già presente prima poiché su una trave si trova inciso l’anno 1766. Era privato ma veniva utilizzato da tutta la comunità e rappresentava un punto di incontro poiché per esser manovrato erano necessarie otto persone che si davano il cambio divise in due squadre da quattro alla volta. Con il termine si indica non solo il torchio vero e proprio ma tutto l’edificio che ospita anche una macina. Serviva per la lavorazione di mele, noci, canapa e per la spremitura della “pir”, un tipo di pera ormai scomparsa, dal gusto acidulo non proprio gradevole, ma dal cui succo si otteneva una sorta di vino dolce, il “vino di pir” (simile al “poiré” francese, un sidro ricavato dalle pere). Sempre a Croveo si trovano anche le Marmitte di Croveo, formazioni geologiche visibili dal ponte in pietra raggiungibile in 5 minuti a piedi, partendo dalla piazza centrale.
Consigli per i baby escursionisti:
L’interno degli orridi non è accessibile ai passeggini per via del fondo sconnesso e della presenza di scale metalliche. In caso di pioggia può presentarsi assai fangoso e scivoloso.
Realizzatori del percorso: Franco Voglino, Annalisa Porporato e Nora Voglino
Autori dei testi: Franco Voglino e Annalisa Porporato
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Giro in Mtb nella Valle Antigorio
ARVENOLO E IL MURO DEL DIAVOLO
Valle Antigorio
Descrizione Percorso
STAGIONE Da aprile a ottobre
Itinerario ad anello su stradine asfaltate a basso traffico e piste sterrate, divertente e panoramico. Ad Arvenolo si costeggia il cosiddetto “Muro del Diavolo”, un complesso megalitico costituito da strutture realizzate a secco utilizzando blocchi di roccia sbozzati di impressionanti dimensioni, di probabile destinazione sacra.
Si parte dal posteggio presso la Trattoria Campagna a Verampio (525 m). Seguendo le indicazioni Orridi di Uriezzo, si prende la pista sterrata che dapprima attraversa con guado il Torrente Devero e poi sale gradatamente.
Si raggiunge dapprima il Ponte di Maiesso con le bellissime marmitte dei giganti scavate nella bianca roccia e si continua sulla pista (non attraversare sul ponte) fino a raggiungere l’imbocco dell’Orrido Sud, profonda incisione in roccia attrezzata per la visita con scalette metalliche. Dopo la visita all’orrido si prosegue lungo la pista fino all’Oratorio di Santa Lucia, dove la strada torna ad essere asfaltata. Si segue la strada fino a Balmafredda con una imponente gola scavata nella roccia attrezzata come sito per l’arrampicata.
Al bivio si prende a destra per Crego e si continua sulla strada fino a raggiungere la bella frazione arricchita da un bellissimo oratorio. Da Crego si continua seguendo la pista asfaltata che con alcuni tratti ripidi sale ad Arvenolo per poi scendere (attenzione! alcuni tornanti molto ripidi) fino al ponte sul Rio Antolina e quindi a Maglioggio. Dal paese si può seguire la strada carrozzabile oppure tagliare i tornanti lungo la bella mulattiera lastricata che porta in fondovalle.
Raggiunta la piana si prende a destra e si segue la piacevole stradina della piana che attraversando bellissimi prati arriva alla vecchia centrale ENEL di Verampio dove si attraversa il Fiume Toce sul ponte e si torna alla trattoria della Campagna.
NOLEGGIO BICI
Albergo Edelweiss
Frazione Viceno, 7 – 28862 Crodo (VB)
tel.0324618791
www.albergoedelweiss.com
Terme Premia s.r.l.
Località Cadarese n. 46 28866 Premia (VB)
Tel. +39 0324 617210
www.premiaterme.com
AUTORE Alessandro Pirocchi
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