GIRO D’ITALIA: MONTE OLOGNO
Alto Verbano
Descrizione Percorso
Dal Lago Maggiore ai piedi del Monte Ologno dove nel 2015 è transitata la 18ª tappa Melide > Verbania del 98° Giro d’Italia professionisti.
Salita considerata di prima categoria con la sua pendenza media del 9% su 10 km.
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MONTE CARZA
Alto Verbano
Descrizione Percorso
Percorso misto mediamente impegnativo con salite regolari e discese stupende e sicure con tratti tecnici, ma mai esasperati ed esagerati, che bene valorizzano la morfologia del territorio.
I recenti lavori hanno reso il percorso percorribile da chiunque sia in possesso di una
preparazione atletica e tecnica di medio livello. Non adatto a principianti.
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Da Piancavallo alle gallerie del Monte Morissolo
VIE STORICHE DI MONTAGNA: LA LINEA CADORNA
Alto Verbano
Descrizione Percorso
La Linea Cadorna è il sistema difensivo che venne costruito vicino alla frontiera svizzera durante la Prima Guerra Mondiale per volere del Generale Luigi Cadorna, l’allora Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il quale temeva un’invasione austro-tedesca, attraverso la neutrale Svizzera.
L’immensa struttura difensiva, costruita tra l’estate del 1915 e la primavera del 1918, si estendeva dall’Ossola al Verbano fino alla Lombardia, divenendo un fitto reticolo di strade e mulattiere militari, trincee, postazioni d’artiglieria, luoghi di avvistamento, ospedaletti e strutture logistiche, casermette e punti di avvistamento.
I lavori furono eseguiti da muratori e scalpellini locali ed anche le donne ebbero un ruolo fondamentale nella realizzazione della linea difensiva, in particolare nel trasporto di materiale e rifornimento nei cantieri.
La Linea Cadorna non venne mai utilizzata per scopi bellici ed oggigiorno questa strada militare è un patrimonio storico che permette alla comunità di conoscere un momento di storia del Novecento.
E’ però anche un patrimonio naturalistico di sentieri per gli amanti di trekking e della mountain-bike offrendo percorsi percorribili quasi tutto l’anno.
Prestare attenzione in caso di recenti nevicate.
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Il tratto della Linea Cadorna tra Piancavallo e Morissolo inizia a Piancavallo (1247 m slm) nell’Alto Verbano, seguendo la strada per Colle. Passato l’Ospedale Auxologico, si prende la sterrata a destra seguendo i cartelli per le gallerie del Monte Morissolo. Si passa una sbarra e da qui inizia il percorso pianeggiante sull’ampia strada militare che attraversa una suggestiva faggeta. Uscendo dal bosco, si rimane colpiti dalla vista mozzafiato sull’Alto Lago Maggiore. In poco meno di mezz’ora a piedi si giunge alle gallerie scavate nella roccia viva e alle postazioni in caverna del Monte Morissolo.
Percorso FOR ALL accessibile a persone che utilizzano sedia a rotelle a motore adatta per percorsi sconnessi oppure manuali ma equipaggiate. Si consiglia utilizzo di ruotino con accompagnatore.
PUNTI D’INTERESSE
Vista panoramica sull’Alto Lago Maggiore.
Gallerie e postazioni in caverna.
Da qui partono altri percorsi escursionistici verso Cima di Morissolo e Monte Morissolino.
A pochi km di distanza, è possibile raggiungere la Lago Maggiore ZipLine, il cavo d’acciaio lungo 1850 metri che permette di provare l’esperienza di un volo adrenalinico di ben un minuto e mezzo ad oltre 120 km/h (www.lagomaggiorezipline.it – possibilità di noleggio e-bike presso Alpe Segletta – Aurano).
Inoltre, divertimento assicurato presso il Parco Avventura Wonderwood e vista mozzafiato dalla Big Bench del Lago presso il Monte Carza (Trarego Viggiona) www.wonderwood.it .
(Progetto è promosso dalla legge regionale 19 maggio 2021 n. 9, “Interventi per la valorizzazione delle strade storiche di montagna di interesse turistico” che riconosce e valorizza le strade storiche di montagna di interesse turistico al fine di favorire lo sviluppo del turismo all’aria aperta)
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Da Colle a Pian Vada’
VIE STORICHE DI MONTAGNA: LA LINEA CADORNA
Alto Verbano
Descrizione Percorso
La Linea Cadorna è il sistema difensivo che venne costruito vicino alla frontiera svizzera durante la Prima Guerra Mondiale per volere del Generale Luigi Cadorna, l’allora Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il quale temeva un’invasione austro-tedesca, attraverso la neutrale Svizzera.
L’immensa struttura difensiva, costruita tra l’estate del 1915 e la primavera del 1918, si estendeva dall’Ossola al Verbano fino alla Lombardia, divenendo un fitto reticolo di strade e mulattiere militari, trincee, postazioni d’artiglieria, luoghi di avvistamento, ospedaletti e strutture logistiche, casermette e punti di avvistamento.
I lavori furono eseguiti da muratori e scalpellini locali ed anche le donne ebbero un ruolo fondamentale nella realizzazione della linea difensiva, in particolare nel trasporto di materiale e rifornimento nei cantieri.
La Linea Cadorna non venne mai utilizzata per scopi bellici ed oggigiorno questa strada militare è un patrimonio storico che permette alla comunità di conoscere un momento di storia del Novecento.
E’ però anche un patrimonio naturalistico di sentieri per gli amanti di trekking e della mountain-bike offrendo percorsi percorribili quasi tutto l’anno.
Prestare attenzione in caso di recenti nevicate.
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Il tratto della Linea Cadorna tra Colle – Monte Spalavera – Passo Folungo – Rifugio Pian Vada’ inizia a Colle (1238 m slm) frazione di Oggebbio.
Qui un comodo posteggio consente di lasciare l’automobile ed iniziare la prima salita verso il Monte Spalavera (1534 m slm, dislivello di circa 300 m e percorso lungo 2,7 km). Il percorso si sviluppa su larga sterrata che poi si trasforma in comodo sentiero erboso senza particolari difficoltà. La vista che si ha innanzi è davvero spettacolare, dai laghi alle cime del Parco Nazionale della Val Grande fino alla catena del Monte Rosa e delle Alpi Svizzere. Giunti nei pressi della croce di vetta un pannello riprende il profilo delle Alpi con i nomi delle loro cime e qui è possibile ammirare trincee ancora ben conservate.
Ritornati a Colle si prende la Linea Cadorna seguendo ora i cartelli per Passo Folungo. La Strada Cadorna si presenta con sfondo sterrato e si sviluppa per circa 13 km. Lungo il percorso si può ammirare la costruzione di un Ospedaletto e si giunge fino a Passo Folungo (1369 m slm), dove la Strada Cadorna inizia a salire con bei tornarti fino al Rifugio Pian Vada’ (1711 m slm, circa 6 km – dislivello di circa 340 m).
Da qui si ha una vista stupenda sul Lago Maggiore, sulla Valle Intrasca, sulle vette del Parco Nazionale Val Grande e su quelle ossolane.
EVENTUALI RISCHI: La strada in alcuni punti è priva di protezioni.
PUNTI D’INTERESSE
Vista panoramica sull’alto Lago Maggiore e sulle Cime del Parco Nazionale Val Grande e sulle Cime delle Valli dell’Ossola.
Trincee e costruzioni militari.
Possibilità di visita anche alle fortificazioni presso Monte Bavarione (1505 m slm) e al Monte Carza (1116 m slm)
Lungo la Strada Cadorna, tra Colle e Passo Folungo, si passa da Pian d’Arla, punto di partenza della Lago Maggiore ZipLine, il cavo d’acciaio lungo 1850 metri che permette di provare l’esperienza di un volo adrenalinico di ben un minuto e mezzo ad oltre 120 km/h (www.lagomaggiorezipline.it – possibilità di noleggio e-bike presso Alpe Segletta – Aurano).
A pochi km di distanza, al Monte Carza è possibile raggiungere con facile sentiero la Big Bench del Lago con vista mozzafiato sull’Alto Verbano ed il Parco Avventura Wonderwood (Trarego Viggiona) www.wonderwood.it .
(Progetto è promosso dalla legge regionale 19 maggio 2021 n. 9, “Interventi per la valorizzazione delle strade storiche di montagna di interesse turistico” che riconosce e valorizza le strade storiche di montagna di interesse turistico al fine di favorire lo sviluppo del turismo all’aria aperta)
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GIRO D’ITALIA: ALPE SEGLETTA
Alto Verbano
Descrizione Percorso
Correva l’anno 1992, quando il 75° Giro d’Italia, che annoverava campioni come Indurain,
Chioccioli, Chiappucci, Fignon, portò alla ribalta una delle salite sino ad allora sconosciute ai più: l’Alpe Segletta, una scalata di 8 km e 500 metri con una pendenza media del 9%, è sempre lì ad attirare i tanti appassionati scalatori sulle due ruote.
Una delle salite più ambite dagli scalatori, per le sue asperità, ma anche per il suggestivo ambiente in cui si pedala, la Valle Intrasca e l’Alto Verbano.
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Grandioso itinerario da percorrere in MTB caratterizzato da splendidi panorami
SULLA LINEA CADORNA DEL VERBANO
Alto Verbano
Descrizione Percorso
È un giro fra i più belli in assoluto della zona.
Dalla Cima Spalavera ai piedi del Monte Zeda, lungo “tracciati di guerra della Linea Cadorna” trasformati in “sentieri di pace”, sul versante occidentale del Lago Maggiore, fra i Comuni di Oggebbio e Aurano.
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Semplice passeggiata ad anello che porta alla scoperta degli storici resti della Linea Cadorna sul Lago Maggiore
MONTE MORISSOLO–LINEA CADORNA
Alto Verbano
Descrizione Percorso
Semplice passeggiata ad anello che porta alla scoperta degli storici resti della Linea Cadorna, con gallerie e postazioni in grotta liberamente accessibili ed un grandioso ed imperdibile panorama sul Lago Maggiore.
località di partenza: Piancavallo (1247 m)
località di arrivo: Monte Morissolo (1313 m)
dislivello: 150 m circa totali
distanza: 7 km totali
tempo di percorrenza al netto delle soste: 3 ore totali
tipologia di percorso: misto (sentiero, asfalto, sterrata)
segnaletica: cartelli, numero 1 e segni bianco/rossi
acqua: fontana a Colle
periodo consigliato: tutto l’anno in assenza di neve
come arrivare: dista 23 km da Verbania. Direzione “Premeno” (cartelli blu), a seguire indicazioni per “Pian di Sole” e quindi per “Piancavallo” e “Centro Auxologico”. Ampio parcheggio nei pressi dell’ospedale. In autobus: linea 4 Verbania-Premeno-Piancavallo, fermata Piancavallo (www.vcotrasporti.it).
informazioni: Distretto Turistico dei Laghi – www.distrettolaghi.it
L’itinerario
Si prende la strada asfaltata in direzione “Colle” passando accanto all’ospedale e ad un bar-ristorante ma, appena dopo pochi passi, si tiene la destra, passando accanto alla recinzione della struttura ospedaliera fino ad una sbarra (cartelli “Gallerie Monte Morissolo 0h45”).
Superata la sbarra si prosegue su piacevole e larga mulattiera militare che con dislivello quasi nullo porta in direzione del Monte Morissolo passando, inizialmente, in una bella faggeta.
Attenzione: la strada è molto larga ma priva di protezioni, poiché la faggeta presenta una pendenza assai accentuata tenete d’occhio eventuali baby-escursionisti troppo vivaci.
Il percorso è facile poiché l’ampia mulattiera prosegue in falsopiano (vanno ignorati tutti i bivi che con sentiero si discostano da questa) passando dalla piacevole faggeta ad ampie aperture con vista spettacolare al di sopra del Lago Maggiore, fino ad arrivare ad una sorta di colletto in cui è presente una vasca d’acqua (non potabile). Appena oltre la vasca si trova, sulla sinistra, già una piccola postazione in roccia ma per la parte interessante si deve seguire la strada sulla destra che prosegue ancora in piano per un breve tratto, supera una strettoia tra rocce e porta alla prima delle gallerie.
Da questo punto si passa in gallerie scavate nella roccia viva alternate a balconate aperte sul lago, tutte con cancelli che vanno accuratamente richiusi dopo il passaggio, per evitare che diventino ricovero delle numerose capre che pascolano in questa zona. La terza galleria in cui si entra è quella terminale e si snoda come una sorta di dedalo con diverse diramazioni ma niente paura: tutte le vie portano in camere (le cannoniere) quindi è impossibile perdersi.
Non è necessario avere torce elettriche poiché un sistema di illuminazione permette di visitare la postazione in sicurezza e se anche la luce dovesse spegnersi all’improvviso (si tratta di un sistema temporizzato), è sufficiente avere uno smart phone con sé per ritrovare uno dei numerosi interruttori.
La cosiddetta “Linea Cadorna” era un sistema di fortificazioni costruite lungo il confine settentrionale durante la Prima Guerra Mondiale (1915-18). Non venne mai usato, anche perché la confinante Svizzera rimase sempre neutrale, ma fu realizzato nell’eventualità di un attacco dell’Impero Austro-ungarico attraverso il territorio elvetico. Questa del Monte Morissolo copriva la sponda lombarda del Lago Maggiore fino a Locarno poiché ospitava cannoni in grado di lanciare proiettili pesanti 80 kg ad una distanza di 14 km.
La prima galleria a destra porta ad un cancello attraversato il quale si esce allo scoperto verso il lago.
Una ripida scalinata porta facilmente ad un osservatorio posto in posizione panoramica e che tramite le numerose feritoie poteva coprire meglio il territorio.
Nota: prestate attenzione a dove mettete i piedi all’interno dell’osservatorio, il servizio di pulizia non è quotidiano.
Lungo questa scalinata noterete una freccia con la scritta “vetta” mentre un sentiero si stacca poco prima dell’osservatorio: porta in cima al Monte Morissolo ma sconsigliamo questa via poiché presenta alcuni passaggi troppo esposti: per la cima esiste un altro accesso più facile.
Visitate le postazioni in galleria, si torna dunque indietro fino al colletto dove si trova la fontana. Da qui è possibile salire alla cima al Monte Morissolo seguendo il sentiero in forte salita (cartello “Monte Morissolo cima 0h15”).
Attenzione: il sentiero si presenta con tratti ripidi e insidiosi per via delle numerose radici e per il fondo sabbioso scivoloso, consigliamo di affrontarlo solo con bambini dal passo sicuro e con il bel tempo.
In cima al monte si trovano una panchina panoramica e due pannelli con il nome delle cime e delle località in vista. Il panorama è veramente grandioso e va da Locarno a quasi tutto il Lago Maggiore da un lato, mentre dalla parte opposta si apre verso la Valle Vigezzo e le cime del Parco Nazionale Val Grande. In questa posizione si trovava una piazzola aperta per cannoncino che integrava i cannoni posizionati nelle batterie in roccia.
Poco più in basso si trova una anticima con tre croci metalliche (sentiero ripido e stretto). Tornati indietro al solito colletto, è ora di intraprendere il resto del percorso che si inoltra lungo una bellissima faggeta, ombrosa e fresca, perfetta da percorrere nella stagione calda, una meraviglia per gli occhi durante l’autunno.
Nota: il giro proposto, circolare, comprende un tratto lungo circa 2,5 km di strada asfaltata, se non la si intende percorrere è meglio tornare indietro per la strada fatta all’andata.
Dal colletto si prende ora il sentiero (cartello “Colle 0h45”) che si allunga in piano più a destra della strada militare. Il bel sentiero si snoda per un tratto in piano per poi scendere un poco e quindi risalire mantenendosi sempre all’interno della fitta faggeta fino a raggiungere Colle (1238 m – fontana).
Al Colle si è sul confine con il Parco Nazionale della Val Grande e da qui parte un sentiero che porta al Monte Spalavera (1534 m), percorrendo un altro tratto della Linea Cadorna con alcune trincee.
Da questo punto si segue la strada asfaltata verso destra, sempre molto panoramica, fino ad arrivare al punto di partenza (attenzione al passaggio delle vetture).
Per saperne di più:
Linea Cadorna
Per la costruzione delle fortificazioni della Linea Cadorna vennero utilizzate anche le donne che trasportavano acqua, cemento e vettovaglie dietro compenso di una lira e una pagnotta a viaggio.
Centro Auxologico
Si tratta di un ospedale noto soprattutto come importante punto di riferimento ed eccellenza per ricerca, cura e riabilitazione di malattie come obesità grave, disturbi del comportamento alimentare, disordini della crescita e malattie neurologiche.
consigli per i baby escursionisti
Accessibile con passeggini dal Centro Auxologico fino al colletto antistante le gallerie. Con un po’ di fatica si può accedere con i passeggini anche all’interno delle batterie (la difficoltà è data più che altro dai cancelli). Per tutti da evitare la salita alla cima passando dall’osservatorio, troppo esposta. Nelle domeniche calde, con molti escursionisti, meglio evitare il giro completo per via del tratto di strada asfaltata. In questo caso è preferibile tornare sulla medesima via dell’andata.
Realizzatori del percorso: Franco Voglino, Annalisa Porporato e Nora Voglino
Autori dei testi: Franco Voglino, Annalisa Porporato
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