Da Cannobio a Re

DAL LAGO MAGGIORE ALLA VALLE VIGEZZO ATTRAVERSO LA VALLE CANNOBINA

Lago Maggiore
Medio
Distanza 18,5 km
Durata Oltre 10 ore
Elevation N.P.
Dislivello + +830
Dislivello – N.P.
Pendenza N.P.

Descrizione Percorso

L’itinerario – che prende il nome di “Via Borromea” – ripercorre la strada che San Carlo Borromeo utilizzò nel 1574 per la sua visita pastorale alla Pieve di Cannobio.

Il percorso collega il Santuario della Madonna della Pietà di Cannobio con il Santuario della Madonna di Re, passando attraverso gli angoli più suggestivi della Valle Cannobina.
Molti dei tracciati di questo itinerario fanno anche parte di percorsi di grande interesse regionale e nazionale, quali il “Camminaitalia” e la Grande Traversata (GTA) delle Alpi Piemontesi.

Dal lungolago, si attraversa il centro di Cannobio, fino a raggiungere il Santuario della Madonna della Pietà: lasciate le rive amene del lago e imboccata la pista ciclabile che costeggia il torrente Cannobino, si prosegue alla scoperta di Traffiume e dell’Orrido di Sant’Anna, per addentrarsi nel territorio montano della Valle Cannobina.

Il percorso viario storico, segnato dalla presenza di piccole cappelle devozionali, si è quasi integralmente conservato: per buona parte dell’itinerario si ripercorre la stessa strada che San Carlo Borromeo utilizzò per la sua visita alla Pieve di Cannobio.

L’intero percorso, dedicato proprio al santo e noto anche come “Circuito di San Carlo”, è la prima rete viaria documentata della Valle Cannobina.

Si prosegue, dunque, imboccando la mulattiera che da Traffiume porta a Cavaglio: lungo questo tratto, due modeste edicole ricordano l’episodio della mula che trasportava il Borromeo e che sbalzò di sella l’illustre pellegrino, il quale miracolosamente scampò al disastroso volo che gli sarebbe stato fatale.

Superato Cavaglio, volgendo in direzione ovest, si incontra in posizione panoramica l’oratorio di S. Maria delle Grazie: si prosegue dunque verso la frazione di Nivetta.

Da qui, una piccola deviazione verso Gurrone permetterebbe di ripercorrere esattamente le tappe della Via Borromea, passando da Spoccia, Orasso, Cursolo, Finero e Re.

L’itinerario procede invece verso Lunecco e Ponte Falmenta, che segnò il confine della Repubblica dell’Ossola, 10 settembre – 14 ottobre 1944.

Da qui il sentiero sale attraverso una gradinata selciata fino a Crealla, paese circondato dai suoi tradizionali castagneti e raggiunto solo dal 2001 dalle vie automobilistiche: questo isolamento ha permesso di conservare al meglio il nucleo originale dell’abitato e di preservare l’architettura locale.

Lasciato il paese di Crealla, si sale in quota attraverso un percorso tortuoso a gradinate e si raggiunge Falmenta, nella cui piazza sorge la Chiesa dedicata a San Lorenzo, posta su una terrazza panoramica.

Il percorso si snoda attraverso una bella mulattiera fino a Gurro. Proseguendo in direzione ovest, si percorre un tratto in salita tra piccole cappelle ed edifici rurali con dipinti votivi: si arriva in breve a Piazza e si discende rapidamente nella valle del rio Calagno.

Giunti a Daila, piccolo alpeggio ancora parzialmente utilizzato, si risale a Provola e si raggiunge Finero, attraverso il riale di Crèves, che segna il confine amministrativo tra Valle Vigezzo e Valle Cannobina.

Superato l’abitato di Finero, il percorso prosegue alla scoperta dell’Oasi naturale del WWF di Pian dei Sali, Passo Scopello e infine Re: qui sorge il Santuario della Madonna del Sangue, tappa conclusiva di questo itinerario.

PUNTI DI INTERESSE

  • Cannobio
  • Santuario della Madonna della Pietà
  • Collegiata di S. Vittore
  • Chiesa di S. Marta
  • Palazzo della Ragione
  • Casa Pironi
  • Borgo antico
  • Traffiume (fraz. Cannobio)
  • Chiesa di Santa Maria Purificatrice
  • Ponte romano
  • Orrido di Sant’Anna
  • Crealla
  • Antica “Grà”
  • Marcitoio
  • Falmenta
  • Chiesa di San Lorenzo
  • Antico torchio
  • Gurro
  • Museo etnografico
  • Casa di San Carlo
  • Antica “Grà”
  • Finero
  • Oasi naturale del WWF di Pian dei Sali
  • Re
  • Santuario della Madonna del Sangue

PER APPROFONDIMENTI: www.sentieridelverbanocusiossola.it

NOTE TECNICHE

TAPPE: consigliata la percorrenza in 2 tappe, da Cannobio a Falmenta (km 9,5), da Falmenta a Re (km 9)

DURATA: da 3 a 6 ore per ciascuna tappa

DISLIVELLO: quota minima dell’itinerario 200 m s.l.m., quota massima 1030 m s.l.m. .

TIPO DI PERCORSO: Escursionismo – PREVALENZA STERRATO




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Da Suna a Re

DAL LAGO MAGGIORE ALLA VALLE VIGEZZO

Lago Maggiore
Medio
Distanza 36 km
Durata 9 h
Elevation N.P.
Dislivello + N.P.
Dislivello – N.P.
Pendenza N.P.

Descrizione Percorso

L’itinerario costeggia per un breve tratto la sponda occidentale del Lago Maggiore da Suna verso Fondotoce, prosegue all’interno della Val Grande – attraverso la Val Pogallo – e si conclude in Val Vigezzo.

Snodo importante del percorso è rappresentato da Cicogna, la “piccola capitale” della Val Grande, che stabilisce il confine tra la civiltà umana e la civiltà della natura: da questa frazione di Cossogno, attraversando la Val Pogallo – una delle due valli principali del Parco Nazionale Val Grande – si raggiunge Finero.

Compiendo dunque un viaggio nella memoria della Val Grande – tra faggete, natura incontaminata e siti di grande interesse anche archeologico – si giunge infine a Re, cuore della religiosità vigezzina e tappa conclusiva dell’itinerario.

Da Suna, in direzione Cavandone, s’imbocca una strada dapprima asfaltata che diventa poi una comoda mulattiera, da cui ha inizio un antico sentiero che – tra boschi di castagni e punti panoramici sul Lago Maggiore – conduce alle falde del Monterosso. Lungo il percorso, s’incontrano diverse cappelle devozionali, una torre di segnalazione di probabile origine altomedievale – la Torraccia – e, all’uscita dal bosco, l’oratorio della Beata Vergine del Buon Rimedio.

Si prosegue lungo i “Sentieri del Monterosso”, salendo in quota fino a Cavandone, luogo ameno in cui spiccano la Chiesa Parrocchiale della Natività di Maria, un’antica macina e un laboratorio per la fabbricazione delle ceramiche; superato il paese, si scende di nuovo lungo la via principale e ci si dirige verso Bieno, imboccando una strada secondaria. Costeggiando il fiume San Bernardino, ci si muove prima in direzione Santino e poi verso Cossogno, cui si giunge attraversando il ponte romano.

Da qui l’itinerario prosegue lungo l’antica strada medievale che mette in collegamento Cossogno con Cicogna. Si avanza dunque in falsopiano, raggiungendo Miunchio e Ponte Casletto: attraverso una mulattiera che s’interseca con la carrozzabile proveniente da Rovegro, si raggiunge Cicogna, villaggio che separa l’imbocco della Val Pogallo dalla Val Grande.

Una piccola deviazione a ovest, lungo una mulattiera lastricata e selciata, potrà condurre all’Alpe Prà, eccezionale punto panoramico sui laghi Maggiore e d’Orta e sulle montagne circostanti.

Riprendendo il sentiero, s’intraprende dunque la traversata della Val Pogallo. L’itinerario prosegue quindi tra faggete – ritornate maestose dopo i disboscamenti di inizio Novecento – e antichi transiti di pastori. Costeggiando il Rio Pianezzoli, si raggiunge Pian di Boit e l’Alpe Terza, attraverso un sentiero che s’inerpica in un bosco scosceso: si continua dunque per Bocchetta di Terza per scendere poi in valle di Finero. Dopo aver raggiunto l’Alpe Prebusa, proseguendo lungo il sentiero immerso nella faggeta, si attraversa Il Fiume all’altezza di Provola e si arriva a Finero.

La via che unisce Cicogna a Finero attraverso la Val Pogallo, è detto “del Pellegrinaggio” e vide il passaggio non solo di fedeli, ma anche di contrabbandieri e partigiani.

Superato l’abitato di Finero, si abbandona dunque la Val Grande per entrare nella Val Vigezzo: il percorso prosegue alla scoperta dell’Oasi naturale del WWF di Pian dei Sali e infine di Re, il cui Santuario della Madonna del Sangue costituisce la meta di questo itinerario devozionale.

PUNTI DI INTERESSE

Cappelle devozionali lungo i Sentieri del Monterosso

Oratorio della Beata Vergine del Buon Rimedio

La Torraccia

Chiesa Parrocchiale della Natività di Maria

Parco Nazionale Val Grande

Centro visita di Cicogna

Ponte romano

Oasi naturale del WWF di Pian dei Sali

Santuario della Madonna del Sangue

PUNTI DI APPOGGIO

RIFUGI IN VAL GRANDE

ALTRE STRUTTURE RICETTIVE

PER APPROFONDIMENTI

www.parcovalgrande.it

NOTE TECNICHE

TAPPE: consigliata la percorrenza in 3 tappe, da Suna a Cicogna (km 16), da Cicogna a Alpe Pian di Boit (km 11,5), da A. Pian di Boit a Re (km 13)

DISLIVELLO: quota minima dell’itinerario 200 m s.l.m., quota massima 1845 m s.l.m. CLICCA QUI per il grafico altimetrico.

DURATA: da 3 a 6 ore per ciascuna tappa

TIPO DI PERCORSO: Escursionismo – PREVALENZA STERRATO




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Da Arona a Pella

CAMMINO DI SAN CARLO: DAL LAGO MAGGIORE AL LAGO D’ORTA ATTRAVERSO IL VERGANTE

Lago d’Orta
Medio
Distanza 22 km
Durata Da 3 a 6 ore
Elevation N.P.
Dislivello + +270
Dislivello – N.P.
Pendenza N.P.

Descrizione Percorso

L’itinerario ripercorre il primo tratto del cosiddetto “Cammino di San Carlo”, il lungo percorso religioso che da Arona – passando per i Sacri Monti di Orta, Varallo e Oropa – confluisce nella via Francigena e che nella metà del Cinquecento fu più volte percorso dal cardinale Carlo Borromeo, cui si deve la denominazione della via storica.

Questo itinerario, nello specifico, unisce i Laghi del Verbano e del Cusio, da Arona a Pella, passando per i paesi dell’Alto Vergante, attraverso le verdi valli del Vévera e dell’Agogna; il versante cusiano è scandito dai percorsi devozionali che salgono al Monte Mesma e che culminano nel convento e nella chiesa seicenteschi. Dalla sommità del colle, si gode di una suggestiva vista sul Lago d’Orta e, in particolare, sul maestoso massiccio del Monte Rosa.

Ridiscendendo in quota, si superano Lortallo, Legro e Orta, dove sorge il Sacro Monte dedicato a San Francesco d’Assisi; infine, si raggiunge il borgo lacustre di Pella, tappa conclusiva di questo cammino devozionale.

Il percorso ha inizio ad Arona, dal colosso di San Carlo, più comunemente noto come San Carlone; si prosegue in direzione Dagnente e Meina e, percorso un tratto della strada che porta a Montrigiasco, si devia in località Campagna e si raggiungono i Laghi di San Carlo, attraversando fitti boschi.

Si prosegue alla volta della Chiesa di Sant’Eufemia di Paruzzaro e si giunge a Invorio che, per la sua posizione centrale tra il Cusio e il Verbano, è considerata la “porta del Vergante”: lasciato alle spalle il centro abitato, si continua lungo la provinciale che porta all’Alto Vergante e attraverso la sterrata che passa nella fitta vegetazione si raggiunge il Monte Barro, dove è possibile ammirare l’antico villaggio medievale e la chiesetta dedicata a Santa Maria Annunziata.

Da qui, si ritorna sulla strada percorsa e si prosegue in direzione nord, su lievi saliscendi sul versante Est del Motto Alto; si imbocca quindi una mulattiera che si abbassa verso il fondo del torrente Agogna e si raggiunge Ameno.

Attraversato il ponte che collega Ameno alle sue frazioni dell’oltre Agogna, si prosegue fino alla valletta del torrente Membra: si percorre la destra orografica dell’Agogna fino alla Riserva Naturale Speciale del Monte Mesma, dove il tratto del cammino diventa più selvaggio, a stretto contatto con la vegetazione. Imboccata la strada provinciale proveniente da Bolzano Novarese, si continua lungo il percorso devozionale che sale verso la vetta del Colle e che è scandito da alcune cappelle: attraverso una serie di svolte, si raggiunge la cima del Monte Mesma, dove si incontrano il convento e la chiesa, entrambi seicenteschi, governati dai Frati francescani.

Dal Monte Mesma, si scende lungo la Via Crucis che conduce alla strada provinciale di Bolzano Novarese e Miasino: percorso un breve tratto di questa strada, si imbocca il sentiero che porta a Lortallo, frazione di Ameno, e si continua fino alla strada tra Gozzano e Miasino.

Si prosegue lungo la “strada pedonale della Prisciola”, per raggiungere Legro, frazione di Orta, che con le sue suggestive case affrescate è diventato uno dei “paesi dipinti d’Italia”.

Lasciato alle spalle il grazioso borgo, si arriva quindi a Orta attraverso la pedonale che sottopassa la ferrovia: giunti dunque nella suggestiva città cusiana, si va alla volta del Sacro Monte dedicato alla vita di San Francesco d’Assisi.

Si ridiscende attraverso la bella strada selciata fino a piazza Motta, da cui si potrà prendere il battello dapprima in direzione dell’isola di San Giulio, dove spicca l’abbazia Benedettina Mater Ecclesiae e, infine, verso la sponda occidentale del lago d’Orta, fino al borgo di Pella, tappa conclusiva di questo cammino.

PUNTI DI INTERESSE

Arona

Chiesa dei SS Martiri (Chiesa di San Graziano)

Collegiata della Natività di Maria Vergine

Chiesa di Santa Maria di Loreto (Chiesa di Santa Marta)

Colosso di San Carlo

Parco dei Lagoni di Mercurago

Civico Museo Archeologico

Civico Museo Mineralogico

Rocca borromea

Piazza del Popolo

Invorio

Torre viscontea

Parrocchiale di San Giacomo (Inv. sup)

Parrocchiale di San Pietro e Paolo

Lortallo (frazione di Ameno)

Torre medievale

Orta

Borgo

Sacro Monte

Palazzo della Comunità (o Broletto)

Chiesa Parrocchiale dell’Assunta

Villa Bossi

Villa Crespi

Isola San Giulio

Legro (fraz. Orta)

Borgo

Pella

Masso Coppellato

Torre Medioevale

Chiesa di San Defendente

Chiesa di San Filiberto

Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista

Chiesa Parrocchiale di Sant’Albino

Oratorio di San Giulio

NOTE TECNICHE

TAPPE: consigliata la percorrenza in 1 tappa, (km 22)

DISLIVELLO: quota minima dell’itinerario 200 m s.l.m., quota massima 470 m s.l.m. CLICCA QUI per il grafico altimetrico.

DURATA: da 3 a 6 ore per ciascuna tappa

TIPO DI PERCORSO: Escursionismo – PREVALENZA STERRATO

PER APPROFONDIMENTI
http://www.statuasancarlo.it
www.lagodorta.net
http://www.orta.net/sacromonte/
http://www.sacromonte-orta.com




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Da Pella a Suna di Verbania

DAL LAGO D’ORTA AL LAGO MAGGIORE PASSANDO PER IL LAGO DI MERGOZZO

Lago d’Orta
Difficile
Distanza 36 km
Durata Oltre 10 ore
Elevation N.P.
Dislivello + +266
Dislivello – N.P.
Pendenza N.P.

Descrizione Percorso

L’itinerario si svolge lungo la sponda occidentale del Lago d’Orta da Pella fino a Omegna, per poi proseguire lungo la parte inferiore della valle dello Strona, mantenendosi a mezza costa, lontano dagli insediamenti industriali del fondovalle e attraversando le varie frazioni che costituiscono il comune di Casale Corte Cerro. Si giunge quindi all’abitato di Gravellona Toce, dove si svolta verso l’Ossola in direzione di Ornavasso, e con una breve deviazione si può raggiungere il Santuario della Madonna del Boden. Da Ornavasso si attraversa il fiume Toce e ci si dirige verso il Lago Maggiore, giungendo a Mergozzo. Si prosegue sulle alture che dominano il Lago di Mergozzo fino al borgo di Cavandone, per poi ridiscendere a Suna e giungere alle sponde del Golfo Borromeo.

Dal lungolago di Pella, Piazza Motta, ci si dirige verso il cimitero su strada asfaltata, con ampi panorami sul Lago d’Orta e sul Mottarone. Giunti a Ronco Inferiore, dove, su un’antica mulattiera, si risale all’abitato di Ronco Superiore, da dove si prosegue in direzione nord, all’interno di fitti boschi con un percorso che si mantiene in quota. Si giunge quindi ad Oira, piccolo borgo sul lago, conosciuto per la sua cava di serpentino, utilizzato in diversi manufatti di notevole pregio artistico. L’itinerario prosegue in leggera salita sempre all’interno del bosco in direzione di Brolo, da dove poi si ridiscende alla frazione Bagnella di Omegna, costeggiando quindi il lungolago fino al centro del capoluogo in corrispondenza delle chiuse del lago.

Dal Municipio di Omegna, si attraversa il centro storico, quindi il ponte sullo Strona e si prosegue attraverso la zona industriale di Crusinallo sempre in direzione nord, per poi abbandonare il fondovalle e risalire verso le frazioni di Cranna, Gattugno, Montebuglio e Tanchello per giungere al nucleo principale di Casale Corte Cerro. L’itinerario prosegue ancora su asfalto verso le località Crebbia e Ricciano, per poi discendere su sentiero a Gravellona Toce, in località Pedemonte.

Si costeggia la base del versante, attraversando la zona residenziale e uscendo dall’abitato lungo la strada che conduce a Case Camponi, per poi proseguire su strada sterrata e sentiero, sempre sul fondovalle, fino al cimitero di Ornavasso. Da qui, lungo la Via Alfredo di Dio si raggiunge il centro e la stazione ferroviaria. Si prosegue ancora verso l’Ossola. Giunti al ponte sul Rio S. Carlo, è possibile effettuare una deviazione a sinistra, salendo al santuario della Madonna del Boden, lungo l’antica Via Crucis del Boden. Oppure si può svoltare a destra in direzione del Fiume Toce, che si attraversa su una passerella ciclopedonale, per giungere a Candoglia, località famosa per il Marmo Rosa e le sue cave sfruttate per la costruzione del Duomo di Milano.

Si cambia ora nettamente direzione, volgendo verso il Lago Maggiore, percorrendo la pista ciclabile Mergozzo-Candoglia, per giungere in breve al borgo medioevale e al Lago di Mergozzo e da dove si prosegue per il Sentiero Azzurro, che con comoda e facile mulattiera conduce alla frazione Montorfano, dove sorge la chiesa di San Giovanni Battista.

Quindi si ridiscende nel fondovalle lungo la strada comunale per proseguire in direzione della Riserva Naturale di Fondotoce, costeggiando il fiume fino alla sua foce per poi svoltare in direzione del canneto e dell’abitato di Fondotoce. Si attraversa quindi la strada statale e si sale su sentiero in direzione di Cavandone, altro caratteristico borgo dominante il Golfo Borromeo, per giungere alla Chiesa della Natività di Maria Vergine, con accanto il tasso secolare. Una breve salita conduce al caratteristico abitato con le sue architetture in pietra.

L’itinerario quindi discende su mulattiera verso Suna, perdendo gradatamente quota fino a giungere alla sponda del Lago Maggiore.

PUNTI DI INTERESSE

Pella

Chiesa di San Filiberto

Chiesa parrocchiale di Sant’Albino

Chiesa di San Defendente

Oratorio della Natività di Maria Santissima

Nonio

Oratorio della Madonna della Neve

Cava di Serpentino di Oira

Chiesa di San Silvestro

Brolo

Chiesa Parrocchiale di Sant’Antonio

Omegna

Chiesa di San Bernardino da Siena

Chiesa Parrocchiale di Sant’Ambrogio

Battistero di San Giovanni Battista

Porta Romana o Porta della Valle

Chiesa Parrocchiale di San Gaudenzio

Casale Corte Cerro

Chiesa Parrocchiale di San Tommaso

Chiesa Parrocchiale di San Giorgio Martire

Oratorio di San Giovanni

Oratorio della SS Trinità

Ornavasso

Santuario della Madonna del Boden

Santuario della Guardia

Rotonda del Crocifisso

Torre medioevale

Linea Cadorna

Antica Cava

Museo Parrocchiale di Arte Sacra

Casa Museo del partigiano “A. Di Dio”

Mergozzo

Chiesa di San Graziano

Chiesa di Santa Maria di Prato Scopello

Chiesa Parrocchiale della Beata vergine Assunta

Chiesa di Santa Marta

Museo Archeologico

Chiesa di San Giovanni Battista in Montorfano

Verbania

Riserva Naturale di Fondotoce

Chiesa della Natività di Maria Vergine

Tasso secolare

NOTE TECNICHE

TAPPE: consigliata la percorrenza in 3 tappe, da Pella a Omegna (km 12), da Omegna a Mergozzo (km 16), da Mergozzo a Suna (km 8)

DISLIVELLO: quota minima dell’itinerario 204 m s.l.m., quota massima 470 m s.l.m. CLICCA QUI per il grafico altimetrico.

DURATA: da 3 a 6 ore per ciascuna tappa

TIPO DI PERCORSO: Escursionismo – PREVALENZA STERRATO

PER APPROFONDIMENTI
www.lagodorta.net
www.ecomuseogranitomontorfano.it




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Da Suna a Cannobio

DA VERBANIA AL CONFINE SVIZZERO LUNGO LA “VIA DELLE GENTI”

Lago Maggiore
Medio
Distanza 31 km
Durata Oltre 10 ore
Elevation N.P.
Dislivello + 246
Dislivello – N.P.
Pendenza N.P.

Descrizione Percorso

Descrizione dell’itinerario

L’itinerario coinvolge la storica “Via delle Genti”, antica strada di collegamento tra i paesi dell’Alto Verbano e la Svizzera.

Da Suna, ci si incammina in direzione Pallanza e s’imbocca la strada ciclo-pedonale che porta a Intra, nel cui centro storico spicca imponente il campanile della Basilica di San Vittore.
Attraversato il fiume San Giovanni, si sale in quota in direzione Antoliva per arrivare a Carpiano: qui l’itinerario prosegue per Bozzela, Frino e infine Ronco, località da cui s’inerpica il sentiero che porta alle falde del monte Carciago, su cui sorge il Sacro Monte della SS. Trinità di Ghiffa.
Dal Sacro Monte si scende verso Deccio: deviando dal percorso principale in direzione sud, attraverso una strada secondaria, si raggiunge Novaglio, dove si riprende la mulattiera che conduce a Comogno e infine a Oggebbio.

Da qui, il percorso riprende a mezza costa, passando da Barbè e Cassino: si raggiunge dunque Cannero, la cui mitezza climatica e le caratteristiche ambientali rendono questo paese paragonabile a una località costiera.
Lasciato il centro abitato, s’imbocca l’antica strada per la Svizzera, detta “Via delle Genti”, che si snoda tra boschi e zone prative ormai inselvatichite, e si raggiunge Carmine Superiore, con la sua Chiesa di San Gottardo.
Da questo borgo medievale si può godere anche di un meraviglioso scorcio sui Castelli di Cannero.
Prima di proseguire, è possibile deviare per Viggiona – imboccando una mulattiera in direzione nord – e scoprire così i tracciati delle trincee della Linea Cadorna.

Riprendendo la storica “Via delle Genti”, si raggiunge Molineggi e si scende fino a Cannobio, passando per Solivo. Oltrepassato il fiume Cannobino, si prosegue verso Marchile e Formine: da qui, una piccola deviazione in direzione nord, attraverso un bel sentiero fiancheggiato dai castagneti, potrà condurre alla scoperta della Chiesa di San Bartolomeo in Montibus.

PUNTI DI INTERESSE
Suna
Chiesa di Santa Lucia
Oratorio della Beata Vergine del Buon Rimedio
Torraccia medievale
Cappelle devozionali lungo i Sentieri del Monterosso
Cavandone
Chiesa Parrocchiale della Natività di Maria

Pallanza
Chiesa di Madonna di Campagna
Oratorio di San Remigio
Chiesa Parrocchiale di Santo Stefano
Chiesa Collegiata di San Leonardo
Palazzo di città
Villa Rusconi Clerici
Villa Taranto
Villa Giulia
Mausoleo Cadorna
Museo del Paesaggio

Intra
Basilica di San Vittore
Oratorio di Santa Marta
Chiesa di San Fabiano
Chiesa Evangelica Metodista
Casa del Lago
Palazzo Flaim

Ghiffa
Sacro Monte della SS. Trinità
Chiesa Parrocchiale di San Maurizio
Museo dell’Arte del Cappello

Oggebbio
Chiesa parrocchiale di San Pietro
Oratorio della natività di Maria (frazione Cadessino)
Chiesa di Sant’Agata (frazione Novaglio)
Villa Anelli (Gonte)

Cannero
Chiesa Parrocchiale di San Giorgio
Grotta della Madonna di Lourdes
Castelli di Cannero
Villa della Sabbioncella
Museo etnografico e della spazzola
Parco degli Agrumi
Oratorio di Santa Lucia (Piancassone)

Cannobio
Santuario della SS. Pietà
Collegiata di San Vittore
Casa Pironi
Palazzo della Ragione
Chiesa di Sant’Agata
Chiesa di San Bartolomeo in Montibus
Orrido di Sant’Anna

PUNTI DI APPOGGIO
STRUTTURE RICETTIVE

NOTE TECNICHE
TAPPE: consigliata la percorrenza in 2 tappe, da Suna a Cannero Riviera (16 km), da Cannero Riviera a San Bartolomeo (15 km)
DISLIVELLO: quota minima dell’itinerario 204 m s.l.m., quota massima 450 m s.l.m. CLICCA QUI per il grafico altimetrico.
DURATA: da 3 a 6 ore per ciascuna tappa
TIPO DI PERCORSO: Escursionismo – PREVALENZA STERRATO ma lunghi tratti su asfalto

PER APPROFONDIMENTI
http://www.provincia.verbano-cusio-ossola.it
http://www.sacri-monti.com
http://www.distrettolaghi.it
http://www.sacromonteghiffa.it
http://www.cmverbano.net




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Da Arona a Suna

Lungo il Lago Maggiore, dal San Carlone al Golfo Borromeo

Lago Maggiore
Medio
Distanza 33 km
Durata Oltre 10 ore
Elevation N.P.
Dislivello + +246
Dislivello – N.P.
Pendenza N.P.

Descrizione Percorso

Descrizione dell’itinerario

L’itinerario si sviluppa in parte lungo antichi percorsi, tra cui la “Via Napoleonica”, che da Milano risaliva il Lago Maggiore sulla sponda piemontese, per poi inoltrarsi in Ossola, verso il Passo del Sempione.
Prima di intraprendere l’itinerario, vale una visita al centro di Arona, con le chiese e il Museo Archeologico e Mineralogico, e i suoi immediati dintorni, in particolare la Rocca Borromea e il Sacro Monte di San Carlo, che sebbene definito tale, non rientra nel gruppo di Sacri Monti UNESCO.
Dal Colosso di San Carlo, o più comunemente “San Carlone”, ci si dirige in direzione di Dagnente e quindi di Meina, camminando prevalentemente su strade asfaltate che attraversano zone residenziali, prestando particolare attenzione al traffico veicolare, essendo strade per lo più prive di marciapiedi o spazi per un transito pedonale.

A Meina può valere la pena una deviazione dal centro per visitare il Museo di Meina, ospitato nella storica Villa Faraggiana
Alternando tratti boscosi a brevi scorci sul lago, si giunge rapidamente a Lesa, dove si guadagna un po’ di quota e iniziano ad offrirsi all’escursionista panorami di più ampia portata, alternati alle ville storiche storiche ottocentesche. Anche qui, si consiglia una deviazione per la visita al Museo Manzoniano.
Attraversando ancora zone residenziali e alcune aree agricole, si raggiunge Belgirate, con la maestosa Chiesa Vecchia o Chiesa di Santa Maria, risalente all’XI secolo, dalla quale si ha un ampio panorama sul basso Verbano.

Rapidamente si sale di quota per poi proseguire alti sul lago verso Stresa e le sue frazioni. Al limite di una radura si incontra il piccolo oratorio di San Paolo, nelle cui vicinanze furono ritrovate alcune monete dell’epoca imperiale romana e un masso con alcune coppelle, segni di un’antica frequentazione dell’area. La mulattiera prosegue fino a Magognino, per poi scendere al piccolo cimitero frazionale che ospita anche la Chiesa di Sant’Albino, altra struttura di epoca medievale, con un piccolo campanile caratteristico delle pievi di quell’epoca.
Si inizia ora a scendere leggermente, sempre su sentieri e mulattiere, verso Passera e quindi a Stresa, passando alle spalle di Villa Pallavicino, che ospita un parco botanico-faunistico visitabile.

A Stresa l’itinerario percorre il lungo lago, ma è comunque consigliata una visita al centro e con il battello (di linea o privato) alle Isole Borromee (Isola Bella, Isola dei Pescatori e Isola Madre). Superati i grandi alberghi di lusso della riviera stresiana, per un breve tratto si percorre la Strada Statale del Sempione, fino all’Hotel Villa Aminta, dove si sale rapidamente e ci si immerge in un mondo rurale che contrasta fortemente con il lusso turistico del lago.
Su sentiero in falso piano, tra prati e boschi, si raggiunge la prima frazione di Baveno, Roncaro, e si discende al lungo lago.

L’itinerario tocca quindi il cuore turistico-culturale della cittadina, con la Chiesa dei SS. Gervasio e Protasio, il Battistero e il Museo Granum, dedicato al Granito Rosa di Baveno e al lavoro degli scalpellini, e prosegue quindi verso la frazione di Oltrefiume, che sorge proprio ai piedi delle cave del pregiato granito.
Si prosegue in direzione nord, abbandonando progressivamente l’area abitata e iniziando una breve salita verso il colle che ospita la Torre di Feriolo, postazione di epoca medioevale a controllo del lago e dello sbocco dell’Ossola. Si scende quindi a Feriolo, e lungo l’itinerario ciclo-pedonale ci si inoltra nella Riserva Naturale di Fondotoce, costeggiando l’area del canneto, di notevole importanza naturalistica e luogo di nidificazione e passaggio di numerose specie di uccelli. Lasciata la Riserva, si sale rapidamente al borgo di Cavandone, con il suo tasso secolare, e quindi su comoda mulattiera, ridiscende alla sponda del Lago Maggiore, nel centro abitato di Suna.

PUNTI DI INTERESSE
Arona
Chiesa dei SS Martiri (Chiesa di San Graziano)
Collegiata della Natività di Maria Vergine
Chiesa di Santa Maria di Loreto (Chiesa di Santa Marta)
Colosso di San Carlo
Parco dei Lagoni di Mercurago
Civico Museo Archeologico
Civico Museo Mineralogico
Rocca borromea
Piazza del Popolo

Meina
Museo Meina
Chiesa Santa Margherita
Chiesa La Madonnina
Villa Bonomi
Villa De Savoiroux
Villa Eden
Villa Faraggiana
Villa Faraone
Villa Kitzerow
Villa Paradiso
Villa La Favorita

Lesa
Chiesa San Giorgio
Chiesa San Rocco
Chiesa San Giovanni Battista
Chiesa San Sebastiano
Chiesa San Martino
Santuario Madonna di Campagna
Museo Manzoniano
Palazzo Stampa
Villa Cavallini

Belgirate
Chiesa Santa Maria e San Carlo
Chiesa Vecchia
Oratorio di San Paolo
Casa De Fichard
Casa Martelli
Villa Conelli
Villa Serafini
Villa Principessa Matilde

Stresa
Isole Borromee
Villa Pallavicino
Villa Ducale

Baveno
Chiesa SS. Gervaso e Protasio
Battistero
Museo Granum
Oltrefiume
Torre di Feriolo
Feriolo

Suna
Chiesa di Santa Lucia
Oratorio della Beata Vergine del Buon Rimedio
Torraccia medievale
Cappelle devozionali lungo i Sentieri del Monterosso
Cavandone
Chiesa Parrocchiale della Natività di Maria

PUNTI DI APPOGGIO
STRUTTURE RICETTIVE

NOTE TECNICHE
TAPPE: consigliata la percorrenza in 3 tappe, da Arona a Belgirate (10 km), da Belgirate a Baveno (10 km), da Baveno a Suna (13 km)
quota minima dell’itinerario 204 m s.l.m., quota massima 450 m s.l.m. CLICCA QUI per il grafico altimetrico.
DURATA: da 3 a 6 ore per ciascuna tappa
TIPO DI PERCORSO: Escursionismo – PREVALENZA STERRATO ma lunghi tratti su asfalto

PER APPROFONDIMENTI

http://www.distrettolaghi.it
http://www.statuasancarlo.it
http://www.comune.meina.no.it/ComGuidaTuristica.asp
http://www.comune.lesa.no.it/ComGuidaTuristica.asp
http://www.comune.belgirate.vb.it/ComGuidaTuristica.asp
http://www.stresaturismo.it/default.asp
http://www.bavenoturismo.it




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