MOTTARONE DA COLAZZA
Lago Maggiore
Descrizione Percorso
Un anello lungo più di 50 km sul versante Est del Mottarone, quello che si affaccia sul Golfo Borromeo e spazia su Lago Maggiore, Svizzera, Lombardia e un ampio tratto delle Alpi, con sua maestà il Monte Rosa in primo piano.
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Dal Golfo Borromeo al basso Lago Maggiore
ANELLO STRESA – ARONA: TRA LAGO MAGGIORE E VERGANTE
Lago Maggiore
Descrizione Percorso
Il punto di partenza dell’itinerario è presso il piazzale Lido a Stresa.
Percorriamo viale Lido e svoltiamo a sinistra imboccando la strada statale 33 in direzione di Arona. Ci attende un lungo tratto pianeggiante che costeggia le rive del lago Maggiore: superiamo l’abitato di Belgirate, Lesa e Meina per poi dirigerci verso Arona.
Alla fine di via Cantoni a destra svoltiamo seguendo le indicazioni per Dagnente e la statua di S.Carlo. La strada sale decisa conducendoci presso il colosso di S.Carlo. Proseguiamo sempre in salita lungo via Verbano e al primo bivio teniamo la destra. Saliamo raggiungendo l’abitato di Dagnente. Ora scendiamo in direzione di Ghevio: superiamo l’autostrada A26 e risaliamo in via Ghevio-Dagnente e successivamente via Meina.
Allo stop svoltiamo a destra seguendo le indicazioni per Gignese. Superiamo il paese di Pisano e affrontiamo la salita che ci porterà, con una breve discesa successiva a raggiungere l’abitato di Nebbiuno.
Continuiamo seguendo sempre la strada principale e attraversando i paesi di Massino Visconti e di Brovello Carpugnino. Superato l’imbocco dell’autostrada A26 allo stop svoltiamo a destra in via Gignese e scendiamo in direzione di Stresa percorrendo ampi tornati che ci fanno ammirare il lago Maggiore.
Giunti a Stresa, nei pressi del sottopasso seguire le indicazioni per la stazione ferroviaria e il lago. In breve ci ritroveremo all’imbocco del viale Lido che percorreremo fino a giungere al punto di arrivo del nostro itinerario.
Da vedere: il Lago Maggiore e le Isole Borromee, il colosso di S. Carlo Borromeo ad Arona.
Noleggio bici:
Stresa Bike Rental
Via De Martini, 34
28838 Stresa (VB)
+39 0323 31598
www.stresabikerental.com
Progetto e realizzazione: Fabio Valeggia
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Dal Golfo Borromeo al basso Lago Maggiore
ANELLO STRESA – ARONA: TRA LAGO MAGGIORE E VERGANTE
Lago Maggiore
Descrizione Percorso
Il punto di partenza dell’itinerario è presso il piazzale Lido a Stresa.
Percorriamo viale Lido e svoltiamo a sinistra imboccando la strada statale 33 in direzione di Arona. Ci attende un lungo tratto pianeggiante che costeggia le rive del lago Maggiore: superiamo l’abitato di Belgirate, Lesa e Meina per poi dirigerci verso Arona.
Alla fine di via Cantoni a destra svoltiamo seguendo le indicazioni per Dagnente e la statua di S.Carlo. La strada sale decisa conducendoci presso il colosso di S.Carlo. Proseguiamo sempre in salita lungo via Verbano e al primo bivio teniamo la destra. Saliamo raggiungendo l’abitato di Dagnente. Ora scendiamo in direzione di Ghevio: superiamo l’autostrada A26 e risaliamo in via Ghevio-Dagnente e successivamente via Meina.
Allo stop svoltiamo a destra seguendo le indicazioni per Gignese. Superiamo il paese di Pisano e affrontiamo la salita che ci porterà, con una breve discesa successiva a raggiungere l’abitato di Nebbiuno.
Continuiamo seguendo sempre la strada principale e attraversando i paesi di Massino Visconti e di Brovello Carpugnino. Superato l’imbocco dell’autostrada A26 allo stop svoltiamo a destra in via Gignese e scendiamo in direzione di Stresa percorrendo ampi tornati che ci fanno ammirare il lago Maggiore.
Giunti a Stresa, nei pressi del sottopasso seguire le indicazioni per la stazione ferroviaria e il lago. In breve ci ritroveremo all’imbocco del viale Lido che percorreremo fino a giungere al punto di arrivo del nostro itinerario.
Da vedere: il Lago Maggiore e le Isole Borromee, il colosso di S. Carlo Borromeo ad Arona.
Noleggio bici:
Stresa Bike Rental
Via De Martini, 34
28838 Stresa (VB)
+39 0323 31598
www.stresabikerental.com
Progetto e realizzazione: Fabio Valeggia
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Da Arona a Pella
CAMMINO DI SAN CARLO: DAL LAGO MAGGIORE AL LAGO D’ORTA ATTRAVERSO IL VERGANTE
Lago d’Orta
Descrizione Percorso
L’itinerario ripercorre il primo tratto del cosiddetto “Cammino di San Carlo”, il lungo percorso religioso che da Arona – passando per i Sacri Monti di Orta, Varallo e Oropa – confluisce nella via Francigena e che nella metà del Cinquecento fu più volte percorso dal cardinale Carlo Borromeo, cui si deve la denominazione della via storica.
Questo itinerario, nello specifico, unisce i Laghi del Verbano e del Cusio, da Arona a Pella, passando per i paesi dell’Alto Vergante, attraverso le verdi valli del Vévera e dell’Agogna; il versante cusiano è scandito dai percorsi devozionali che salgono al Monte Mesma e che culminano nel convento e nella chiesa seicenteschi. Dalla sommità del colle, si gode di una suggestiva vista sul Lago d’Orta e, in particolare, sul maestoso massiccio del Monte Rosa.
Ridiscendendo in quota, si superano Lortallo, Legro e Orta, dove sorge il Sacro Monte dedicato a San Francesco d’Assisi; infine, si raggiunge il borgo lacustre di Pella, tappa conclusiva di questo cammino devozionale.
Il percorso ha inizio ad Arona, dal colosso di San Carlo, più comunemente noto come San Carlone; si prosegue in direzione Dagnente e Meina e, percorso un tratto della strada che porta a Montrigiasco, si devia in località Campagna e si raggiungono i Laghi di San Carlo, attraversando fitti boschi.
Si prosegue alla volta della Chiesa di Sant’Eufemia di Paruzzaro e si giunge a Invorio che, per la sua posizione centrale tra il Cusio e il Verbano, è considerata la “porta del Vergante”: lasciato alle spalle il centro abitato, si continua lungo la provinciale che porta all’Alto Vergante e attraverso la sterrata che passa nella fitta vegetazione si raggiunge il Monte Barro, dove è possibile ammirare l’antico villaggio medievale e la chiesetta dedicata a Santa Maria Annunziata.
Da qui, si ritorna sulla strada percorsa e si prosegue in direzione nord, su lievi saliscendi sul versante Est del Motto Alto; si imbocca quindi una mulattiera che si abbassa verso il fondo del torrente Agogna e si raggiunge Ameno.
Attraversato il ponte che collega Ameno alle sue frazioni dell’oltre Agogna, si prosegue fino alla valletta del torrente Membra: si percorre la destra orografica dell’Agogna fino alla Riserva Naturale Speciale del Monte Mesma, dove il tratto del cammino diventa più selvaggio, a stretto contatto con la vegetazione. Imboccata la strada provinciale proveniente da Bolzano Novarese, si continua lungo il percorso devozionale che sale verso la vetta del Colle e che è scandito da alcune cappelle: attraverso una serie di svolte, si raggiunge la cima del Monte Mesma, dove si incontrano il convento e la chiesa, entrambi seicenteschi, governati dai Frati francescani.
Dal Monte Mesma, si scende lungo la Via Crucis che conduce alla strada provinciale di Bolzano Novarese e Miasino: percorso un breve tratto di questa strada, si imbocca il sentiero che porta a Lortallo, frazione di Ameno, e si continua fino alla strada tra Gozzano e Miasino.
Si prosegue lungo la “strada pedonale della Prisciola”, per raggiungere Legro, frazione di Orta, che con le sue suggestive case affrescate è diventato uno dei “paesi dipinti d’Italia”.
Lasciato alle spalle il grazioso borgo, si arriva quindi a Orta attraverso la pedonale che sottopassa la ferrovia: giunti dunque nella suggestiva città cusiana, si va alla volta del Sacro Monte dedicato alla vita di San Francesco d’Assisi.
Si ridiscende attraverso la bella strada selciata fino a piazza Motta, da cui si potrà prendere il battello dapprima in direzione dell’isola di San Giulio, dove spicca l’abbazia Benedettina Mater Ecclesiae e, infine, verso la sponda occidentale del lago d’Orta, fino al borgo di Pella, tappa conclusiva di questo cammino.
PUNTI DI INTERESSE
Arona
Chiesa dei SS Martiri (Chiesa di San Graziano)
Collegiata della Natività di Maria Vergine
Chiesa di Santa Maria di Loreto (Chiesa di Santa Marta)
Colosso di San Carlo
Parco dei Lagoni di Mercurago
Civico Museo Archeologico
Civico Museo Mineralogico
Rocca borromea
Piazza del Popolo
Invorio
Torre viscontea
Parrocchiale di San Giacomo (Inv. sup)
Parrocchiale di San Pietro e Paolo
Lortallo (frazione di Ameno)
Torre medievale
Orta
Borgo
Sacro Monte
Palazzo della Comunità (o Broletto)
Chiesa Parrocchiale dell’Assunta
Villa Bossi
Villa Crespi
Isola San Giulio
Legro (fraz. Orta)
Borgo
Pella
Masso Coppellato
Torre Medioevale
Chiesa di San Defendente
Chiesa di San Filiberto
Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista
Chiesa Parrocchiale di Sant’Albino
Oratorio di San Giulio
NOTE TECNICHE
TAPPE: consigliata la percorrenza in 1 tappa, (km 22)
DISLIVELLO: quota minima dell’itinerario 200 m s.l.m., quota massima 470 m s.l.m. CLICCA QUI per il grafico altimetrico.
DURATA: da 3 a 6 ore per ciascuna tappa
TIPO DI PERCORSO: Escursionismo – PREVALENZA STERRATO
PER APPROFONDIMENTI
http://www.statuasancarlo.it
www.lagodorta.net
http://www.orta.net/sacromonte/
http://www.sacromonte-orta.com
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Percorso cicloturistico, partenza da Invorio
GIRO DEL VERGANTE – GIGNESE – ARMENO
Lago d’Orta
Descrizione Percorso
Il punto di partenza di questo itinerario è ad Invorio in viale Europa, nei pressi della chiesa parrocchiale dove esiste un ampio parcheggio.
Percorriamo viale Europa fino allo stop dove svolteremo a destra e poi subito a sinistra lungo via Marconi. Allo stop successivo di nuovo a sinistra in direzione dell’alto Vergante. Proseguiamo ora in discesa raggiungendo l’abitato di Ghevio. Alla rotonda proseguiamo diritto sempre in direzione dell’Alto Vergante: superiamo il paese di Pisano e affrontiamo la salita che ci porterà, con una breve discesa successiva a raggiungere l’abitato di Nebbiuno. Continuiamo seguendo sempre la strada principale e attraversando i paesi di Massino Visconti e di Brovello Carpugnino. Superato l’imbocco dell’autostrada A26 svoltiamo a sinistra in salita dirigendoci inizialmente verso Vezzo e poi Gignese.
Il tracciato si presenta piuttosto impegnativo per l’alta pendenza della salita. Superato l’abitato di Gignese la strada ritorna a spianare e tra sali e scendi continuiamo in direzione di Sovazza. Una ripida discesa di conduce verso l’area motocross di Armeno superando un ponte sul torrente Ondella.
Proseguendo sulla strada delle due Riviere si attraversa l’abitato di Armeno e si scende verso Miasino. All’incrocio nei pressi di Villa Nigra occorre svoltare a sinistra in direzione di Ameno e dopo pochi metri di nuovo a sinistra in salita. Superiamo il castello di Miasino sulla nostra destra e proseguiamo sempre in salita fino a raggiungere Vacciago dove ci attende una breve ma ripida discesa in direzione dell’abitato di Lortallo. Continuiamo sempre in discesa fino a raggiungere Bolzano Novarese. Al centro del paese occorre svoltare a sinistra in via Rimembranza risalendo fino al cimitero e alla bella chiesa di San Martino. Dalla chiesa di San Martino si ridiscende vero Invorio. Superato il ponte sul torrente Agogna la strada risale a fianco di un maneggio: alla rotonda teniamo la sinistra e dopo una breve salita raggiungiamo di nuovo Invorio presso il nostro punto di partenza.
Da vedere: ad Armeno la Chiesa di S. Maria Assunta, a Gignese il Museo dell’Ombrello e del Parasole.
Progetto e realizzazione: Fabio Valeggia
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Passeggiata al fresco del bosco che porta ad un punto di vista di grande suggestione
LAGO MAGGIORE E VERGANTE: SASS DEL PIZZ
Lago Maggiore
Descrizione Percorso
Passeggiata al fresco del bosco che porta ad un punto di vista di grande suggestione sospeso al di sopra del Lago Maggiore, con panchine evocative e alberi dalla posizione zen tra cui giocare.
località di partenza: Fosseno (600 m)
località di arrivo: Sass del Pizz (763 m)
quota massima: 800 m circa
dislivello: 200 m circa totali
distanza: 5 km totali
tempo di percorrenza al netto delle soste: 2 ore totali
tipologia di percorso: misto (sentiero, asfalto, sterrata)
segnaletica: cartelli bianco/verdi e cartelli gialli, segni bianco/rossi
acqua: fontane in Fosseno
periodo consigliato: tutto l’anno in assenza di neve
come arrivare: dista 12 km da Arona. Dalla A26 uscita Meina, quindi inizialmente seguire cartelli blu per “Meina”, in seguito cartelli blu per “Massino Visconti” e “Nebbiuno”. Arrivati a Nebbiuno attenzione a sinistra, cartelli blu “Fosseno”. Parcheggi in piazza Sant’Agata e lungo via Bertoletti. In autobus: linea Arona-Massino Visconti-Gignese, fermata Nebbiuno, a circa 2 km (www.pirazzi.it).
informazioni: Distretto Turistico dei Laghi – www.distrettolaghi.it; Ufficio IAT – Piazza Caduti di Nassirya 6, Nebbiuno – tel. +39 (0)322.060202; Comune di Nebbiuno – www.comune.nebbiuno.no.it
L’itinerario
In piazza Sant’Agata, dove è possibile parcheggiare, si trova un insolito monumento dedicato ai muratori e proprio alle sue spalle un’area giochi. Dopo la sacrosanta sosta, dando ora le spalle al monumento e all’area giochi, si prende la strada asfaltata a sinistra, in salita (attenzione: priva di marciapiede) che va seguita sempre in salita, ignorando diversi bivi, fino ad arrivare all’antico lavatoio immerso nel fresco degli alberi (fontanile e panchine di pietra). Si continua verso destra sulla strada asfaltata (sempre priva di marciapiede) che si snoda un po’ più pianeggiante tra le ultime case della borgata e le prime pendici del monte boscoso. Quando comincia a scendere si arriva ad un segnale di “stop” si prosegue verso sinistra sulla strada inizialmente asfaltata ma che diventa subito sterrata e si immerge nell’ombra del bosco giungendo ad uno spiazzo.
Volendo, sarebbe possibile parcheggiare anche qui, risparmiando circa 1km e 70 metri di dislivello ma perdendo la sosta all’area giochi e alle fontane.
Lo spazio aperto presenta numerosi bivi. Si deve imboccare la stradina tutta a sinistra (cartello “Sass del Piz F6”), ma tenete a mente la sterrata di fronte (cartello “F7”) perché l’anello proposto termina da quella parte. Si sale in modo graduale nel bosco che alterna un tratto iniziale più chiuso a tratti più aperti più avanti.
In uno di questi tratti più aerei si trova una traccia sulla destra attraverso un prato, alzando gli occhi si vede una manichetta a vento. Volendo, è una tagliata per la cima ma è molto ripida :consigliamo di seguire la pista, più lunga ma molto più graduale.
Si scende leggermente e si arriva ad un bivio che va preso verso destra in salita, inizialmente graduale, poi decisa e ripida, portando fino alla cima.
Volendo, è possibile arrivare a questo punto tramite il sentiero che arriva da sinistra e che parte dall’antico lavatoio, ma la salita così affrontata è molto ripida e ne avrete un assaggio nel tratto finale per la cima.
Ci si trova sulla sommità del monte, con diversi tavolini di legno all’ombra degli alberi, prevalentemente betulle, e un ampio splendido panorama verso il Lago Maggiore. Poco più a destra si eleva una grande croce mentre a sinistra è evidente una liscia roccia su cui sono state posizionate due rilassanti e panoramiche panchine, su cui soffermarsi in meditazione di fronte ad un grandioso panorama che si estende sulla parte meridionale del Lago Maggiore e sui laghi di Monate, Comabbio e Varese.
Gli alberi che ospitano l’area picnic si prestano a giochi di nascondino e corse ad ostacoli rendendo piacevole la sosta anche in assenza di strutture “artificiali”. Dopo essersi soffermati il giusto tempo, si riprende il cammino per effettuare l’anello e all’altezza delle panchine sulla roccia si prende l’ampio sentiero “F5” che procede in leggera salita, poi pianeggiante e di nuovo in salita fino ad un bivio dove si svolta a destra (cartello “F5” e cartello “Sentiero Novara”). Si procede in falsopiano, un tratto molto piacevole tra felci e betulle durante il quale si apre la vista verso il lago. Si giunge ad un ulteriore bivio dove si prende di nuovo a destra (cartelli “F5” e “F7”). Ora si comincia a scendere in modo costante percorrendo tratti di vecchia selciata in pietra ed entrando in un suggestivo bosco di castagni. Un ultimo bivio fa abbandonare il sentiero “F5” per seguire a destra il sentiero “F7” che prende a scendere fortemente, sempre in parte selciato, fino a chiudere il cerchio allo spiazzo incontrato all’andata.
Da questo punto si ripercorre la strada fatta all’andata.
Per saperne di più:
Nebbiuno
Fosseno, la località da cui prende il via l’escursione, è una delle frazioni del comune di Nebbiuno (le altre si chiamano Tapigliano e Corciago). Dal parcheggio si intravede la chiesa principale di Fosseno: Sant’Agata. Nei primi anni del XVII secolo esisteva già un edificio sacro ma “mal fatta, oscura, humida et troppo bassa. Vada il popolo pensando a farne una nuova in sito più decente et di forma più venerabile” (4 giugno 1618, visita del Vescovo di Novara mons. Ferdinando Taverna). Si dovrà attendere il 1680 perché inizino i lavori per la nuova chiesa e, stando ai contratti, oltre alle offerte in denaro ogni famiglia doveva fornire anche un manovale per i lavori, manovale che poteva essere uomo o donna.
Il Vergante
Con questo nome, il cui significato è “che digrada verso il basso”, si definiscono le colline che separano il Verbano (Lago Maggiore) dal Cusio (Lago d’Orta) e la cui cima più alta è il Mottarone (1492 m).
La sagra della fragola
Ebbene sì, fino agli anni Sessanta a Fosseno si producevano oltre millecinquecento quintali di fragole all’anno. Oggi la produzione è calata assai ma non la qualità e se siete golosi di questo frutto, non dovete mancare la tradizionale sagra che si svolge ogni seconda domenica di giugno con un mercato dedicato, pranzi e cene a tema, balli e animazioni.
consigli per i baby escursionisti
Percorso non adatto a passeggini, ma molto semplice e adatto per tutti i piccoli escursionisti a “due zampe”!
Realizzatori del percorso: Franco Voglino, Annalisa Porporato e Nora Voglino
Autori dei testi: Franco Voglino, Annalisa Porporato
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