musica
Dal 17/07/2025al 06/09/2025
STRESA

STRESA – Stresa Festival: la quarta isola del Lago Maggiore, tra artisti internazionali e palcoscenici unici! Dal 17 luglio al 6 settembre

Tanti artisti internazionali, tante musiche, tanti suoni, tanti colori, tante sfumature: ancora una volta Stresa Festival si preannuncia ricco e sfaccettato nella sua raffinata configurazione artistica e nella sua preziosa dislocazione ambientale, spaziando dalla musica antica a varie diramazioni sonore contemporanee, jazz incluso, passando attraverso molteplici tradizioni.
Dal 17 luglio all’1 agosto e dal 19 agosto al 6 settembre, la 64esima edizione di Stresa Festival coinvolgerà numerose località del Lago Maggiore, ad iniziare da tutte e tre le isole: Isola Bella, Isola Madre e Isola dei Pescatori.
Un grande evento che si riflette nell’acqua e dall’acqua trae la propria forte identità.

«Il Lago Maggiore ospita Stresa Festival dal 1962 e sin da allora è sempre stata evidente la vocazione internazionale di questo avvenimento, certo per la scelta dei musicisti e per il pubblico che li applaude provenienti, entrambi, da ogni dove nel mondo. Ma ancora e certamente per la bellezza dei nostri luoghi», specifica Claudio Marenzi, Presidente dell’Associazione Settimane Musicali di Stresa.

Mario Brunello, Direttore Artistico di Stresa Festival, introduce così il programma 2025: «Stresa Festival, con ambizione, si vuole definire “la quarta isola”, aggiungendo così motivo di attrazione culturale alle celeberrime Isole Borromee, tesoro indiscusso di Stresa e del Lago Maggiore, che quest’anno saranno molto frequentate dai nostri concerti. Un Festival che amiamo definire un arcipelago musicale: isole di musica a cui approdano artisti provenienti da tutto il mondo, da vari ambiti sonori, per portare dialogo e bellezza, valori da tenere sempre cari di questi tempi. Dialogo tra culture, epoche, stili, dialogo tra strumenti antichi e moderni, tra voci lontane, tra arte e natura e, perché no, tra artisti e pubblico. Questi sono i temi che si svilupperanno nel corso di Stresa Festival, lungo i due mesi suddivisi in quattro “isole”: Jazz, Young, Antiqua e Classic. Non mancheranno omaggi specifici a grandi artisti come Alessandro Scarlatti a 300 anni dalla morte, Šostakóvič a 50 anni dalla morte, Berio, nei 100 anni dalla nascita, senza dimenticare il compleanno dell’amatissimo Arvo Pärt, che a settembre spegnerà 90 candeline. Da non perdere la possibilità di dialogare, conoscere e avvicinare gli artisti ospiti di Stresa Festival partecipando agli Album. Da ricordare poi che l’iniziativa di creare il Bosco Claudio Abbado continua anche in questa edizione, adottando un albero a ogni concerto».

  • 17 luglio – 1 agosto: dalla musica irlandese al jazz passando per Cuba
    Jazz ma molto altro ancora contrassegna la prima parte di Stresa Festival 2025. Si comincia infatti, giovedì 17 luglio, nell’inedita location del Piazzale dell’Artiglieria dell’Isola Bella, con un concerto che riflette la tradizione e la modernità della musica irlandese, di cui sarà protagonista il formidabile violinista Martin Hayes, coadiuvato nella speciale occasione dalla violoncellista connazionale Kate Ellis
  • Due giorni dopo, sul Lungolago La Palazzola di Stresa, la cantante e violoncellista cubana Ana Carla Maza, recente rivelazione della world music, darà un saggio delle capacità di coinvolgere il pubblico con la sua effervescente, contagiosa comunicativa sullo sfondo di ritmi caraibici, influenze classiche e molto altro ancora.
  • Tra questi due concerti si inserisce, venerdì 18 luglio, nella Loggia del Cashmere dell’Isola Madre, l’esibizione del Pacific Quintet, formazione di soli fiati (flauto, oboe, clarinetto, fagotto e corno) che proporrà personali arrangiamenti di capolavori come West Side Story e il Barbiere di Siviglia, nonché del Tombeau de Couperin di Ravel e una composizione del pianista turco Fazil Say.

Tre saranno le serate dedicate al jazz, per le quali Mario Brunello ha coinvolto come artist in residence il pianista Simone Locarni, considerato uno dei nuovi talenti del jazz internazionale. 
Locarni proporrà due progetti a sua firma: “Radici”, incontro generazionale ma ancor più incontro di storie, culture e territori diversi, con la partecipazione del sassofonista argentino Javier Girotto (mercoledì 23 luglio all’Isola Bella); Suite for a Lake, composizione ideata appositamente per Stresa Festival 2025 in omaggio al luogo di origine dello stesso pianista (sabato 26 luglio, Stresa Festival Hall). Nella stessa serata si ascolterà il Quartetto per archi n. 4 in re magg. op. 83 di Šostakóvič ad opera del Quartetto Noûs, a simboleggiare un possibile, affascinante dialogo tra jazz e musica europea. Sempre riconducibile al versante jazzistico del Festival, sarà il concerto (venerdì 25, Isola Bella) del celebre fisarmonicista francese Richard Galliano, autentico virtuoso del proprio strumento e tra gli ospiti di maggior spicco di Stresa Festival 2025.

Dal 30 luglio all’1 agosto, all’Isola dei Pescatori, sarà quindi l’isola young ad accendere i riflettori per tre serate su altrettante, variegate proposte
Delicatoni, band emergente di impronta indie-pop (30 luglio); Klaus, al secolo Tudor Laurini, dj e youtuber da un milione di follower (31 luglio); Frida Bollani Magoni, pianista prodigiosa, figlia d’arte ma ormai affermata grazie ad un innato talento (1 agosto).

19 agosto – 6 settembre: da Bach ad Arvo Pärt
La seconda parte di Stresa Festival 2025 inizierà nel segno di Bach: martedì 19 agosto, alla Stresa Festival Hall, l’Akademie für Alte Musik Berlin, una delle principali orchestre barocche al mondo, eseguirà l’integrale dei Concerti Brandeburghesi. Il giorno dopo, presso la Rocca Borromeo di Angera, l’Ensemble Sjaella, formazione vocale tutta al femminile, esplorerà l’antico dilemma umano tra la testa e il cuore – il titolo del concerto è infatti Head Heart – attraverso musiche di Purcell, Frank, dell’americano David Lang e di altri autori.

Giovedì 21 e venerdì 22 agosto Stresa Festival raggiungerà un luogo senza tempo come l’Eremo di Santa Caterina del Sasso a Leggiuno, in occasione del consueto doppio appuntamento con le meditazioni sulle Suite per violoncello di Bach, affidate quest’anno allo svizzero Thomas Demenga, uno dei migliori violoncellisti a livello mondiale.

Evento particolarmente suggestivo si preannuncia anche il concerto di sabato 23 (Chiesa Sant’Ambrogio a Stresa), nel corso del quale l’ensemble Il Suonar Parlante diretto dal violista da gamba Vittorio Ghielmi accosterà lo Stabat Mater di Alessandro Scarlatti all’omonima composizione dell’estone Arvo Pärt, il più eseguito fra i compositori contemporanei.

Impressions Parisiennes è il titolo del concerto del pregevole Quatuor Van Kuijk, giovane quartetto d’archi transalpino che celebrerà la ricchezza e l’eleganza del repertorio francese attraverso trascrizioni di Ravel, Poulenc e Fauré, eseguendo anche composizioni originali di Baptiste Trotignon (martedì 26, Stresa Festival Hall).

Il magistrale violinista lettone Gidon Kremer proporrà quindi, insieme al suo ensemble Kremerata Baltica, brani di Bach, Šostakovič, Pärt a Schubert, con composizioni contemporanee dedicate al grande autore viennese (27 agosto, Stresa Festival Hall).

E poi: Simone Rubino, specialista della marimba, donerà sonorità inedite con il suo strumento a brani di Bach, Vivaldi e Rameau (giovedì 28 nel Salone Nuovo di Palazzo Borromeo sull’Isola Bella), mentre il pianista americano Conrad Tao getterà un ponte fra Europa e America suonando, tra gli altri, pezzi di Schumann e Rachmaninov, canzoni immortali come “Over The Rainbow” e gemme di Billy Strayhorn, braccio destro di Duke Ellington (30 agosto, Stresa Festival Hall). Sponsor della serata: Intesa Sanpaolo.

L’ultimo giorno di agosto (Chiesa di San Donato a Carpugnino) avrà una dedica speciale a Luciano Berio, nel centenario della nascita, con l’esecuzione, da parte di un ensemble che includerà il soprano Lucia Cortese e il violoncellista Mauro Valli, delle celebri Folk Songs scritte dal compositore ligure. A rendere ancor più stimolante il concerto, sarà l’accostamento con una selezione delle Scottish & Welsh folksongs di Haydn.

Martedì 2 e mercoledì 3 settembre si tornerà all’Isola dei Pescatori: in questa cornice particolare andrà in scena il Don Giovanni di Mozart, in una versione dell’epoca per quartetto d’archi con la riduzione drammaturgica del regista Gianmaria Aliverta, artefice di un nuovo modo di fare opera. Giovedì 4 settembre si farà quindi tappa alla Villa Ponti di Arona in occasione del concerto del fenomenale violinista russo Dmitry Smirnov, in coppia con il chitarrista Luca Pianca; in programma sonate e capricci di Paganini. Venerdì 5 il pianista e clavicembalista Anthony Romaniuk sarà poi protagonista di un concerto negli spazi della logistica di Herno a Lesa, avvalendosi anche di tastiere elettriche: un viaggio fra autori e stili diversissimi tra loro, da Bach a Satie, da Stravinskij a Philip Glass, da Purcell alla Penguin Cafe Orchestra.

Stresa Festival 2025 si concluderà sabato 6 settembre (Stresa Festival Hall) ospitando una delle compagini orchestrali più prestigiose al mondo, la London Symphony Orchestra diretta da Antonio Pappano: la Sinfonia n. 9 in mi bem. magg. op. 70 di Šostakovič e la Sinfonia n. 5 in do min. op. 67 di Beethoven saranno intervallate dal Concerto per violoncello e orchestra in la min. op. 129 di Schumann, nella trascrizione di Šostakovič, di rara esecuzione, con la partecipazione di Mario Brunello al violoncello. Sponsor della serata: Herno.

Infine, Stresa Festival è da sempre musica ma anche parole, grazie ad approfondimenti di specifiche opere musicali: martedì 19 agosto, Luca Mosca racconterà “I sei concerti Brandeburghesi”, mentre sabato 6 settembre Alberto Batisti si soffermerà sulla Quinta Sinfonia di Beethoven.

Il Bosco Claudio Abbado, il concerto degli Amici del Festival e la partnership con Outhere Music
Altra caratteristica del Festival sarà l’ecosostenibilità: con l’acquisto del biglietto, gli spettatori contribuiranno all’ampliamento del “Bosco Claudio Abbado”, sorto lo scorso anno all’interno del Parco Campo dei Fiori e realizzato in collaborazione con WOWnature, iniziativa di Etifor | Valuing Nature, azienda di consulenza ambientale spin-off dell’Università di Padova.

Fuorifestival il concerto organizzato dagli Amici del Festival: domenica 3 agosto nella Chiesa Parrocchiale di San Maurizio a Gignese, con l’organista Emanuele Carlo Vianelli.

Anche quest’anno Stresa Festival stringe sodalizio con Outhere Music, tra i principali produttori indipendenti di musica classica e contemporanea al mondo, per il quale registrano o hanno registrato diversi degli artisti invitati.

La biglietteria si trova in via Carducci 38 a Stresa.
Orari di apertura al pubblico a partire dall’8 maggio:
da lunedì a venerdì: 10:00 – 13:00
nei soli giorni di concerto: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 17:00 compreso sabato e festivi.

musica
06/09/2025
STRESA

STRESA – 64^ edizione di Stresa Festival: London Symphony

Tanti artisti internazionali, tante musiche, tanti suoni, tanti colori, tante sfumature: ancora una volta Stresa Festival si preannuncia ricco e sfaccettato nella sua raffinata configurazione artistica e nella sua preziosa dislocazione ambientale, spaziando dalla musica antica a varie diramazioni sonore contemporanee, jazz incluso, passando attraverso molteplici tradizioni.
Dal 17 luglio all’1 agosto e dal 19 agosto al 6 settembre, la 64esima edizione di Stresa Festival coinvolgerà numerose località del Lago Maggiore, ad iniziare da tutte e tre le isole: Isola Bella, Isola Madre e Isola dei Pescatori. Un grande evento che si riflette nell’acqua e dall’acqua trae la propria forte identità.

«Il Lago Maggiore ospita Stresa Festival dal 1962 e sin da allora è sempre stata evidente la vocazione internazionale di questo avvenimento, certo per la scelta dei musicisti e per il pubblico che li applaude provenienti, entrambi, da ogni dove nel mondo. Ma ancora e certamente per la bellezza dei nostri luoghi», specifica Claudio Marenzi, Presidente dell’Associazione Settimane Musicali di Stresa.

Sabato 6 settembre 2025 alle ore 20:00 si terrà London Symphony – Stresa Festival Hall. 
D. Šostakovič, Sinfonia n. 9 in mi bem. magg. op. 70
R. Schumann, Concerto per violoncello e orchestra in la min. op. 129 (trascr. Šostakovič)
L. van Beethoven, Sinfonia n. 5 in do min. op. 67
Il concerto di chiusura della 64ma edizione di Stresa Festival ha come protagonisti la London Symphony Orchestra diretta da Antonio Pappano e il violoncellista Mario Brunello, Direttore Artistico del Festival. Evento clou della rassegna, la serata vede il ritorno della prestigiosa orchestra londinese: fondata nel 1904 ha visto succedersi diverse generazioni di talenti straordinari che ne hanno costruito la reputazione per qualità, ambizione e impegno. Antonio Pappano è Direttore Principale della London Symphony Orchestra ed è stato Direttore Musicale della Royal Opera House Covent Garden dal 2002 al 2024. È Direttore Musicale Emerito dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, dove ha ricoperto il ruolo di Direttore Musicale dal 2005 al 2023. Mario Brunello è uno dei più affascinanti, completi e ricercati artisti della sua generazione: solista, direttore, musicista da camera e di recente pioniere di nuove sonorità con il suo violoncello piccolo, è stato il primo Europeo a vincere il Concorso Čaikovskij a Mosca nel 1986.
Il programma presenta due capolavori che non hanno necessità di troppe presentazioni quali la Quinta Sinfonia di Beethoven e il Concerto per violoncello di Schumann; in apertura, la meno nota ma altrettanto importante Sinfonia n. 9 di Šostakovič

ARTISTI:
Mario Brunello, violoncello
London Symphony Orchestra
Antonio Pappano, direttore

Biglietti: acquista qui.
€ 95 Platea – € 70 Balconata
Under 30: posti limitati

ABBONAMENTI
GOLD: € 250 con 6 concerti alla Stresa Festival Hall: 26/07, 19/08, 26/08, 27/08, 30/08, 6/09

La biglietteria è in via Carducci 38 a Stresa.
Orari di apertura al pubblico: 
da lunedì a venerdì: 10:00 – 13:00
nei soli giorni di concerto: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 17:00 compreso sabato e festivi.

In allegato programma completo del Festival.

teatro
Dal 30/08/2025al 07/09/2025
ARONA

Festival Teatro sull’Acqua 2025: spettacoli dal vivo e incontri con gli autori e nuovi luoghi che diventano teatro. Dal 30/08 al 7/09

Il Festival Teatro sull’Acqua compie 15 anni e festeggia con un programma sempre più ricco di spettacoli dal vivo e incontri con gli autori, nuovi luoghi che diventano teatro, artisti provenienti da tre Continenti e temi urgenti sui quali interrogarsi e coinvolgere il pubblico, rinnovando l’impegno civile e culturale.

IL TEATRO
La produzione in villa
Debutta in prima nazionale il 30 agosto (con replica il 31) alle 20.30 a Villa Usellini, “Usellini il pittore dei sogni”, una produzione Cabiria Teatro; drammaturgia Dacia Maraini e Giustina Laurenzi, regia di Giustina Laurenzi, con Mariano Arenella e i giovani interpreti di My Fermi.

Teatrocondominio e frazioni
Al Teatrocondominio La Fornace il 30 agosto alle 18 e a Montrigiasco alle 21, in prima mondiale, “Uovo di Picasso” con un’affascinante esibizione di pittura dal vivo dell’artista giapponese Izumi Fujiwara che trasforma una tela bianca in un’opera d’arte sotto gli occhi del pubblico, ispirandosi ai ritratti di Pablo Picasso e alla tecnica del cubismo.

La produzione sull’acqua
Al Lagoscenico di piazza del Popolo il 4 settembre prima nazionale di “Ranotte e Nalù” (repliche fino al 7 settembre, prove generali aperte il 3 settembre, sempre alle 20.30) con la Compagnia Les Moustaches, testo di Alberto Fumagalli che cura anche la regia insieme a Ludovica D’Auria. Una fiaba che tratta il tema della violenza di genere. Un incontro che avviene nelle acque del lago. Un inizio che sembra amore. Una fine che urla un messaggio chiaro.

Il progetto
La parata di teatro-urbano per questa nuova edizione del Festival si intitolerà “Vola!”, una produzione Act, diretta e coordinata da Progetto RESCUE! con la compagnia Costellazione Arona che si inserisce in un progetto triennale. In scena il 4 e 5 settembre alle 19, il 6 e 7 settembre alle 16, sempre con partenza da largo Vidale.
Nel 2024 è nata Costellazione Arona, una compagnia cittadina formata da famiglie, bambini, giovani, adulti e da due realtà culturali del territorio: V. Dance Studio e Corpo Musicale A. Broggio di Castelletto Ticino.
“Vola! è uno spettacolo teatrale ispirato al testo Centaura di Dacia Maraini – spiegano Camilla Sandri Bellezza, Vicente Cabrera, Martin Cottet Silva, Francesca Silva di Progetto RESCUE! – Si svolge come una parata cittadina perché camminare insieme è un modo di ricordare la storia della città, raccontarla e renderle omaggio”.

Il teatro di strada
“Mettici il cuore”: un delizioso e incantevole spettacolo di teatro di figura. Senza parole, solo sguardi, musica e sorrisi per dare vita a burattini e attrezzi della vita quotidiana. Pamela Mastrorosa con maestria e fascino, trasforma pupazzi e oggetti in adorabili, buffi, commoventi e bizzarri personaggi. Al parco giochi di lungolago Nassirya, da venerdì 5 a domenica 7 settembre (alle 17.30 e 18.30). Sabato 6 settembre alle 11.00 in biblioteca Torelli di piazza San Graziano.
Dalla Francia arriva “Colbuto” con Vincent Martinez. Un uomo mette alla prova i suoi limiti, si diverte a sfidare la vita e gioca a rimanere in equilibrio. Accettare, aggrapparsi con entusiasmo, oscillare insieme nell’ignoto e imparare a volare… nel caso servisse. Un numero di circo scritto con il palo oscillante: una macchina unica dall’instabilità cronica. Una cosa è certa: con o senza mal di mare, tutto si muove continuamente. Culbuto è una sfida burlesca che interroga l’identità, il rapporto con il proprio “io” e il “come fare in caso di tempesta?”. Il 5, 6 e 7 settembre alle 18 sempre in largo Vidale 1.
La Compagnia Samovar è un intreccio artistico di clown musicale, teatro comico-poetico e marchingegni. Con “Officina Oceanografica Sentimentale”, Luca Salata propone uno spettacolo intimo di spatole, rotelle e onde solo per 7 viaggiatori nella roulotteatro per capire com’è profondo il mare, perché il pensiero, come l’oceano, non lo puoi bloccare. Tutti noi, da Ulisse a Noè fino ad Aylan, siamo passati attraverso l’acqua per cercare la vita. Lungolago Marconi 49 sotto il Platano, venerdì 5 settembre alle 19:00 – 19.30 – 20.30 – 21.00 – 21.30, sabato 6 settembre alle 18:00 – 18:30 – 19:00 – 20:30 – 21:00, domenica 7 settembre alle 16.30 – 17.00 – 17.30 – 18.00 – 18.30.
E non può mancare “Il menù della poesia”: sedetevi al tavolo e ordinate un aperitivo o la cena, poi prendete il menù teatrale e scegliete la poesia o il testo che volete ascoltare. Gli attori e le attrici reciteranno per voi. Il teatro alla carta è diviso in diverse categorie per soddisfare tutti i palati. Potrete ordinare poesie della tradizione o poesie a lume di candela, poesie ironiche e piccantine oppure brani dedicati alle famiglie e ai più piccoli. Con Anna Charlotte Barbera, Valeria Perdonò e Riccardo Pumpo. Dal 4 al 7 settembre dalle 18.30 nei locali del centro storico.

La Barcascenica Pinta
Si naviga di sera, quando il cielo muta colore. Si ascoltano i movimenti del lago, il respiro del vento e le “Storie vere al 97%” scritte e interpretate da Alessandro Barbaglia, con musica dal vivo di Andrea Fabiano. Quanto c’è di vero nella storia dell’uomo che ha rubato il cervello di Albert Einstein? E davvero la Gioconda è stata inchiodata sotto il tavolo di una cucina di un bilocale a Parigi e per il suo furto è stato accusato Pablo Picasso? E dove sta il dettaglio inventato nella vicenda del ragazzo che poteva cambiare la vita di tutti noi ma… guidava troppo piano? Ogni volta la storia cambia, ogni volta la navigazione diventa unica e irripetibile. Venerdì 5 settembre partenze da lungolago Nassirya, imbarco Idrovia, alle 19.00 – 20.00 e 21.00.
E quando si torna sul lago, il ritmo cambia. Cambiano i suoni, le radici, ma non la passione con cui si narra e si canta. “Cuttuni e lamè. Trame streuse di una cantastorie” parla di Sicilia e di donne. L’ironia, la leggerezza, la spiritualità, la determinazione e la furbizia, in un racconto teatrale e musicale insieme che incrocia i cantastorie, la melodia e i suoni e note contemporanee. Il suono antico di voce e marranzano conducono, attraverso una selezione di brani originali, figure iconiche e poesie popolari, a comporre il mosaico dell’universo femminile, narrando storie piccole piccole che rappresentano la prospettiva di “fimmini forti”, consapevoli, autoironiche, curiose del mondo, aperte al futuro. Eleonora Bordonaro e Pucci Castrogiovanni salpano sabato 6 settembre da lungolago Nassirya, imbarco Idrovia, alle 19.00 – 20.00 e 21.00. Sulla terraferma, replica domenica 7 settembre alle 16.00 a Villa Ponti.

Il nuovo palco al Lido
Uno spettacolo esplosivo, che unisce comicità e commozione, combinando teatro, danza e acrobatica, senza bisogno di parole. Creato nella periferia di Buenos Aires nel 2008, da allora va in scena senza interruzione e ha superato le 1.400 repliche in oltre 30 Paesi. Si tratta di “Un poyo rojo”, dell’omonima Compagnia. Nello spogliatoio di una palestra due uomini si affrontano, quasi due galli da combattimento, e si scrutano, si squadrano, si provocano, si seducono. E’ un invito a ridere di noi stessi esplorando tutto il ventaglio delle possibilità fisiche e spirituali dell’essere umano. Lo spettacolo è nato in un momento nel quale era in esame un progetto di legge per la legalizzazione del matrimonio omosessuale in Argentina: la società era divisa, animata da dibattiti appassionati, in forte contraddittorio anche violento. Da subito viene recepito come una opposizione a ogni forma di costrizione da parte di una società benpensante. La libertà estetica e narrativa del lavoro è ragione dell’entusiasmo internazionale che suscita e continua a suscitare. Con Alfonso Baron Navarro e Luciano Rosso sul palco del Lido in corso Europa 12, venerdì 5 settembre alle 21.00.
In “Meno di due” della Compagnia Teatrodilina, un uomo e una donna si incontrano per la prima volta. Dopo essersi scritti, mandati foto, conosciuti a distanza per alcune settimane, forse mesi, hanno deciso di vedersi per davvero. All’inizio dello spettacolo li troviamo nell’attimo esatto in cui si conoscono. L’attimo in cui è finito il tempo delle chat, dei profili, delle foto truccate o sempre un po’ in posa, e due persone si guardano negli occhi, sperando di piacere all’altro e soprattutto cercando nell’altro qualcuno per cui perdere la testa. La loro giornata passa così, in una quieta cittadina di provincia, fra chiacchiere al bar, silenzi, viaggi in macchina e piccole delusioni. In mezzo a un nuvolone carico di pioggia, si affaccia in lontananza una tiepida luce. Scritto e diretto da Francesco Lagi, con Anna Bellato, Francesco Colella, Leonardo Maddalena. Sul palco del Lido in corso Europa 12, sabato 6 settembre alle 21.00.
Ottavia Piccolo torna a interpretare “Donna non rieducabile”, ormai uno dei classici del teatro contemporaneo, scritto da Stefano Massini e diretto da Silvano Piccardi. Freddata da quattro colpi di pistola il 7 ottobre 2006 a Mosca, mentre stava rincasando, nei giorni che ricordano il suo assassinio, Anna Politkovskaja dà voce allo smarrimento, all’orrore e anche all’ironia. L’attrice partendo da articoli e brani scritti dalla cronista, pone come obiettivo quello di restituire dignità al lavoro di una donna tanto indifesa quanto tenace. Musiche per arpa composte ed eseguite dal vivo da Floraleda Sacchi. Sul palco del Lido in corso Europa 12, domenica 7 settembre alle 20.15.

La parola
Il teatro e la parola. In piazza San Graziano, come di consueto, gli incontri con gli autori, il confronto sui temi che scuotono l’animo umano.
– Domenica 31 agosto alle 18.00, il dialogo tra Celestina Bialetti e Alessandro Barbaglia che hanno scritto “Sogno di polvere e acqua. Storia della famiglia che ha inventato la Moka” (Mondadori).
– Martedì 2 settembre alle 18.30 Giuseppe Catozzella con “Il fiore delle illusioni”(Feltrinelli), un appassionante romanzo di formazione che è al contempo lucido romanzo sociale, su quanto costruito dai nonni, quanto cambiato dai padri e quanto ereditato dai figli.
– Mercoledì 3 settembre alle 18.30 un dialogo tra la direttrice artistica del Festival Teatro sull’Acqua, Dacia Maraini e la direttrice del Salone Internazionale del Libro di Torino, Annalena Benini, sul valore della letteratura e sugli ultimi scritti di Dacia Maraini (Sguardo all’Africa, Marlin editore; La bambina che vola, Rizzoli; Diario degli anni difficili, Solferino) nei quali la Storia si intreccia in maniera forte alla narrazione.
– Giovedì 4 settembre alle 18.30 protagonista Daniele Mencarelli con “Brucia l’origine” (Mondadori), un romanzo che indaga le radici, l’identità e le differenze di mondi, di classi sociali, di pensiero e di esistenze. Differenze che determinano chi siamo o chi pensiamo di essere.
– Venerdì 5 settembre alle 18.30 Laura Imai Messina regala l’incanto delle parole e la bellezza delle storie lievi eppure profonde, caratteristica che le appartiene appieno, con “Tutti gli indirizzi perduti” (Einaudi). Relazioni umane universali che si muovono negli ambienti di un Giappone autentico.
– Sabato 6 settembre alle 17.00 Elisabetta Rasy in “Perduto è questo mare” (Rizzoli, candidato al premio Strega 2025) dipinge un difficile affetto filiale e un potente sentimento d’amicizia, un’immersione nel regno remoto dei padri, costellato di amori intensi, abbandoni, allegrie e malinconie, che rimanda a echi lontani. Interrogarsi sulla paternità e sulla memoria partendo da una Napoli densa di luce e ombra.
– Domenica 7 settembre doppio appuntamento: alle 17.00 Nadia Terranova con “Quello che so di te” (Guanda, candidato al premio Strega 2025), un romanzo che interroga sul potere della memoria, individuale e collettiva, e sulla nostra capacità di attraversarla per immaginare chi siamo. La follia sottesa e la follia storica in un affresco femminile e potente.
Alle 18.30 la scrittrice e architetto palestinese Suad Amiry con “Storia di un abito inglese e di una mucca ebrea” (Mondadori) affronterà con la sua pungente ironia, temi di potente attualità e urgenza. Suad Amiry ha saputo ascoltare i veri protagonisti di questo racconto, ha saputo narrare una promessa d’amore, ha saputo mettere nel cuore di un ragazzino la meraviglia di esistere e ha intessuto tutto questo dentro una delle pagine più drammatiche del secolo scorso che si riverberano in un oggi devastante.
A dialogo con l’autrice, ci sarà la giornalista e scrittrice Francesca Mannocchi che in questi anni ha saputo ascoltare, osservare e raccontare con intelligenza e umanità gli scenari del conflitto.

Le iniziative
Vuoi ascoltare gli incontri con gli autori ma hai una figlia o un figlio piccoli (o una nipotina o un nipotino) che si annoierebbero a rimanere seduti e fermi per un’ora? Torna anche per l’edizione 2025 la Tata del Festival. A partire da mezz’ora prima della presentazione e fino al termine del firmacopie, le bambine e i bambini dai 3 ai 10 anni, potranno rimanere nei locali della Biblioteca Civica Carlo Torelli, in piazza San Graziano, per partecipare a un momento di lettura animata e attività a tema con un’educatrice professionale. In questo modo gli adulti e i bambini vivranno due esperienze diverse ma ugualmente intense. Tutte e due gratuite.

Le collaborazioni
La Fondazione Casa di Riposo di Arona, anche quest’anno, apre le sue porte al Festival, creando un ponte tra interno ed esterno, una relazione amicale che parla di socialità e di comunità. La Casa mette a disposizione i locali per il “Ristoro degli Artisti” durante il momento del pranzo. Lo scorso anno l’entusiasmo è stato grande e il dialogo si è mantenuto vivo: il 13 maggio 2025 Act ha portato nella Casa di Riposo lo spettacolo teatrale, “Le nid”, con grande gioia per gli ospiti.
L’incontro con Suad Amiry è organizzato in collaborazione con Ohana Odv.
In occasione del Festival, l’associazione Tera Mata, con sede nella Stanza di Vincent in vicolo Sant’Anna 8 ad Arona, organizza un concorso letterario/artistico a tema “Specchi d’acqua, parole e visioni riflesse”. I partecipanti potranno proporre opere letterarie, racconti brevi o poesie, opere pittoriche o illustrazioni. Ai vincitori viene offerta la possibilità di pubblicazione dell’opera proposta e Act donerà due biglietti per lo spettacolo sull’acqua “Ranotte e Nalù”. Info: teramata@alice.it.
Ci sarà la possibilità di “andare a teatro in battello”. I nuovi orari serali e notturni di Navigazione Lago Maggiore il venerdì e il sabato permetteranno di accarezzare l’acqua fin dalla partenza e incrementeranno la mobilità sostenibile.
Il Festival è plastic free e incentiva la mobilità sostenibile: dal presidente agli artisti delle compagnie in residenza, tutti si muovono in bicicletta o a piedi.

Aggiornamenti
Per rimanere sempre aggiornati e scoprire le novità che verranno comunicate nei prossimi mesi, visita il nostro sito: https://www.aronacittateatro.it e consulta le nostre pagine Facebook e Instagram.

Clicca qui per scoprire gli OSPITI
Clicca qui per conoscere il PROGRAMMA
Clicca qui per conoscere gli ARTISTI