Dalla Punta di Migiandone al Forte di Bara
VIE STORICHE DI MONTAGNA: LA LINEA CADORNA
Piana del Toce
Descrizione Percorso
La Linea Cadorna è il sistema difensivo che venne costruito vicino alla frontiera svizzera durante la Prima Guerra Mondiale per volere del Generale Luigi Cadorna, l’allora Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il quale temeva un’invasione austro-tedesca, attraverso la neutrale Svizzera.
L’immensa struttura difensiva, costruita tra l’estate del 1915 e la primavera del 1918, si estendeva dall’Ossola al Verbano fino alla Lombardia, divenendo un fitto reticolo di strade e mulattiere militari, trincee, postazioni d’artiglieria, luoghi di avvistamento, ospedaletti e strutture logistiche, casermette e punti di avvistamento.
I lavori furono eseguiti da muratori e scalpellini locali ed anche le donne ebbero un ruolo fondamentale nella realizzazione della linea difensiva, in particolare nel trasporto di materiale e rifornimento nei cantieri.
La Linea Cadorna non venne mai utilizzata per scopi bellici ed oggigiorno questa strada militare è un patrimonio storico che permette alla comunità di conoscere un momento di storia del Novecento.
E’ però anche un patrimonio naturalistico di sentieri per gli amanti di trekking e della mountain-bike offrendo percorsi percorribili quasi tutto l’anno (prestare attenzione in caso di recenti nevicate).
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Il percorso in questo tratto di Linea Cadorna inizia a Ornavasso in Bassa Ossola presso il posteggio della Punta di Migiandone (210 m slm), dove la mulattiera ben conservata si sviluppa con tornanti a pendenza regolare e con muri in pietra in direzione del Forte di Bara. Lungo il cammino si incontrano gallerie scavate nella roccia, trincee, camminamenti e postazioni per mitragliatrici (utile aver una torcia con sé).
Questo costone montuoso era il luogo ottimale per controllare il passaggio tra la Bassa Ossola ed i Laghi Maggiore e di Mergozzo, nel punto più stretto della piana del fiume Toce, definito proprio la “Stretta di Bara”.
Giunti al Forte di Bara (410 m slm) si può ammirare la postazione fortificata a più livelli e costituita da vari terrapieni sostenuti da muri in pietra squadrata che avrebbe dovuto ospitare baraccamenti e cannoni a lunga gittata per proteggere il sistema di trincee di Ornavasso e Migiandone. Cannoni e mortai rendono ancora più suggestiva questa visita.
Una lapide ricorda la Battaglia di Ornavasso che venne combattuta nell’ottobre del 1944 dagli Alpini e dai Partigiani della formazione “Valtoce” contro i tedeschi in difesa della Repubblica Partigiana dell’Ossola.
ATTENZIONE: La strada in alcuni punti è priva di protezioni. Percorso percorribile tutto l’anno (prestare attenzione in caso di recenti nevicate)
PUNTI D’INTERESSE
Vista panoramica sul Lago Maggiore e di Mergozzo, sulle cime della Bassa Ossola e sui Corni di Nibbio.
Manufatti militari di notevole bellezza ancora ben conservati.
Dalla Punta di Migiandone ci si ricongiunge alla Ciclovia del Toce, che proveniente dall’Alta Val Formazza, prosegue sino al Lago Maggiore, costeggiando il famoso corso d’acqua.
Per gli amanti di storia locale, a Ornavasso paese, si possono inoltre visitate la Sezione Archeologica Enrico Bianchetti del Museo del Paesaggio con ricca esposizione di reperti dal VIII sec. a.C. al IV sec. d.C. www.museodelpaesaggio.it/collezioni/archeologia/ ed il Museo Partigiano www.museopartigiano.it
Dal Forte di Bara si può proseguire lungo la strada sterrata che in piano giunge all’Antica Cava di marmo.
Da visitare anche il Santuario della Madonna del Boden ed il Santuario della Madonna della Guardia.
(Progetto è promosso dalla legge regionale 19 maggio 2021 n. 9, “Interventi per la valorizzazione delle strade storiche di montagna di interesse turistico” che riconosce e valorizza le strade storiche di montagna di interesse turistico al fine di favorire lo sviluppo del turismo all’aria aperta)
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