Passeggiata in alta quota con ampi e spettacolari panorami

VALLE VIGEZZO: LAGHI DI MUINO

Valle Vigezzo
Medio
Distanza 3 km
Durata Da 1 a 3 ore
Elevation N.P.
Dislivello + +220
Dislivello – N.P.
Pendenza N.P.

Descrizione Percorso

località di partenza: Piani di Vigezzo (1700 m)
località di arrivo: Laghetti di Muino (1922 m)
quota massima: Bocchetta di Muino (1974 m)
dislivello: +300 m -80 m circa solo andata
distanza: 3 km solo andata
tempo di percorrenza al netto delle soste: 1 ora e 30 minuti solo andata
tipologia di percorso: sterrata e sentiero
segnaletica: cartelli bianco/rossi M25
acqua: fontana ai Piani di Vigezzo e lungo la sterrata
periodo consigliato: da giugno ad ottobre
come arrivare: dista 18 km da Domodossola. Direzione Valle Vigezzo e Locarno lungo la SS337. Poco dopo l’abitato di Santa Maria Maggiore seguire indicazioni a destra per “Craveggia” e poco dopo a sinistra (cartello bianco “Benvenuti a Prestinone”). Parcheggi presso la cabinovia in via Carlo Fontana Pittore (www.pianadivigezzo.it). In treno: linea Vigezzina-Centovalli, fermata Prestinone, a 700 metri dalla stazione della cabinovia (www.vigezzinacentovalli.com)
informazioni: Distretto Turistico dei Laghi – www.distrettolaghi.it; Ufficio IAT – Piazza Risorgimento 28, Santa Maria Maggiore – tel. +39 (0)324.95091; Comune di Craveggia – www.comune.craveggia.vb.it; Comunità Montana delle Valli dell’Ossola – www.cmvo.it

L’itinerario

La funivia di Prestinone porta in una decina di minuti dagli 825 ai 1726 metri della Piana di Vigezzo, un dislivello di ben 901 metri. Usciti dalla stazione a monte dell’impianto ci si ferma un momento ad ammirare il panorama che si apre dal prato che anticipa le abitazioni. Quindi si prende a sinistra passando tra le case (cartello bianco/rosso “GTA L.tti Muino M25”). L’ampia sterrata sassosa prende a salire in modo deciso e ripido. Un breve deviazione a sinistra porta ad una fontana. Una seconda fonte si trova un po’ più in su, lungo la strada, nei pressi di alcuni tavolini di legno. Dopo di questi la sterrata si fa leggermente più graduale e la si abbandona ad una curva netta per andare verso sinistra, lungo un sentiero (cartello bianco/rosso L.tti Muino M25”) che continua a salire costante e continuo, senza interruzioni, fino ad arrivare alla Bocchetta di Muino (1974 m.) caratterizzata da un pilone votivo e da una statua di legno dedicata agli “spalloni”.

Gli spalloni erano contrabbandieri che passavano le Alpi facendo spola tra la Svizzera e l’Italia, introducendo in modo illegale generi di vario genere (dal sale alle sigarette, secondo le epoche). Hanno però assunto un’aura romantica poiché seppur attività illecita, permise letteralmente la sopravvivenza alle popolazioni di confine.

La salita è terminata, si scollina oltre la Bocchetta di Muino proseguendo in Valle Onsernone lungo il sentiero in discesa (cartello bianco/rosso “M25 L.tti Muino”) che passa assai più a monte dell’Alpe Canva (notate la forma curiosa dell’edificio più a monte: si tratta di un paravalanghe), e cambiando drasticamente ambiente poiché dalle zone alberate si passa ad ampie praterie montane che anticipano il primo dei laghetti (1922 m).

Prestando un po’ di attenzione, è possibile effettuare tutto il giro dello specchio d’acqua e, soprattutto verso la zona più lontana dal sentiero, è possibile vedere non poche rane che lo popolano mentre i girini prediligono l’area più vicina al sentiero.

Superato lo specchio d’acqua si punta verso il rifugio bivacco del CAI Vigezzo, proseguendo oltre il sentiero ora pianeggiante che porta in breve all’Alpe Ruggia (1880 m) e al secondo, più grande, lago, solitamente colmo di vegetazione che lo sta trasformando in torbiera.

Per saperne di più:

Valle Vigezzo

Unica valle ossolana che si estende da ovest ad est, presenta un’altitudine media di 800 metri, molto ampia e dolce e ben si presta agli sport “orizzontali” come fondo o corse con i cani. Viene chiamata “valle dei pittori” per la tradizione ben radicata di artisti del pennello che a partire dalla seconda metà del XVII secolo fino al XIX secolo partivano da questi comuni per dipingere in tutta Europa. Una storia ben illustrata dalla presenza, in Santa Maria Maggiore, della Scuola d’Arte fondata dal pittore Rossetti Valentini che la volle gratuita per insegnare a chiunque le basi della pittura. Ma anche storia di fatiche fisiche non indifferenti, come quelle degli spazzacamini che proprio da questa valle partivano, moltissimi da bambini, per svolgere questo improbo lavoro e che vengono ricordati nel Museo della Spazzacamino, a Santa Maria Maggiore (www.museospazzacamino.it; www.santamariamaggiore.info; www.comunesantamariamaggiore.vb.it). Oggi la valle è nota soprattutto per il treno turistico Vigezzina-Centovalli che collegando Domodossola a Locarno, in Svizzera la attraversa completamente: un viaggio indimenticabile! La Valle Vigezzo, tramite il Comune di Malesco e la Val Loana, è anche una delle porte della Val Grande, l’area wilderness più grande d’Europa, selvaggia e isolata i cui sentieri è bene affrontare solo se ben allenati. Per le famiglie è possibile avere un assaggio di questo grande parco attraverso alcuni Sentieri Natura (www.parcovalgrande.it).

Consigli per i baby escursionisti:

Passeggiata facile, non presenta particolari difficoltà se non la salita ripida iniziale su sterrata, che può risultare un po’ noiosa ai piccoli escursionisti. “Noia” presto dimenticata ai due laghetti in cui nuotano girini e ranocchie. Non adatta a passeggini.

Realizzatori del percorso: Franco Voglino, Annalisa Porporato e Nora Voglino
Autori dei testi: Franco Voglino, Annalisa Porporato




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