Affascinante percorso ad anello attraverso ambienti montani di vario aspetto: da fitti e ombrosi boschi a pascoli aperti

VALLE BOGNANCO: GIRO DEI TRE RIFUGI

Valle Bognanco
Medio
Distanza 9 km
Durata Da 3 a 6 ore
Elevation N.P.
Dislivello + +500
Dislivello – N.P.
Pendenza N.P.

Descrizione Percorso

Affascinante percorso ad anello attraverso ambienti montani di vario aspetto: da fitti e ombrosi boschi a pascoli aperti.

località di partenza e di arrivo: San Bernardo (1630 m)
quota massima: 2016 m
dislivello: 500 m totali
distanza: 9 km totali
tempo di percorrenza al netto delle soste: 3 ore e 30 minuti totali
tipologia di percorso: misto (sentiero, asfalto, sterrata)
segnaletica: cartelli bianco/rossi “D00” “D08”, cartelli di legno e segni bianco/rossi
acqua: fontane a San Bernardo e al Rifugio Gattascosa
periodo consigliato: ideale da giugno a ottobre, è fattibile anche in inverno previo contatto con il Rifugio Gattascosa per conoscere le condizioni del sentiero in caso di innevamento (in tal condizione raddoppiare la tempistica di avvicinamento).
come arrivare: dista 20 km da Domodossola. Raggiunta Bognanco, si percorre una strada abbastanza stretta (attenzione) fino all’Oratorio di San Bernardo. Ampio parcheggio dopo la chiesa, davanti al Rifugio San Bernardo. In autobus: linea Domodossola-Bognanco (www.comazzibus.com).
informazioni: Distretto Turistico dei Laghi www.distrettolaghi.it; Ufficio Turistico – Via Cavallini, Bognanco Terme, tel. +39 (0)324.234127; Comune di Bognanco www.comune.bognanco.vb.it; Rifugio San Bernardo – tel. +39 345.5212966; Rifugio Gattascosa – tel. +39 328.3151669, www.rifugiogattascosa.com; Rifugio Il Dosso – tel. +39 342.6996665

L’itinerario

Dalla strada macchinabile si prosegue oltre l’oratorio bianco dedicato a San Bernardo (fontana e gradevolissima area picnic) per andare a sinistra e raggiungere il primo dei rifugi toccato da questo itinerario: il Rifugio San Bernardo, posto a quota 1630 m (servizi igienici). Proprio accanto all’ingresso del parcheggio inizia il sentiero (cartello Lago Ragozza) che, con salita costante e continua, prende quota inizialmente molto sassoso, poi più morbido, sempre all’ombra di frondosi larici.

Un cartello indica il Lago Arza. Si trova sulla sinistra ma è di difficile accesso, meglio non inoltrarsi alla sua ricerca bensì proseguire oltre affrontando la salita che porta alla zona paludosa della Torbiera di Gattascosa, attraversabile con passerelle di legno, una tipologia di percorso che affascina sempre i piccoli escursionisti! Questo tratto ha un respiro da Grande Nord: sembra quasi di percorrere il mitico Kungsleden, il “Sentiero del Re” che si snoda nella Lapponia svedese. Un’ultima salita conduce alle rive del suggestivo Lago Ragozza (1960 m): in posizione leggermente incassata tra ripide pareti, presenta tutt’intorno dei massi su cui sedere comodamente tra i ciuffi di rododendri.

Si continua oltre il lago mantenendo la destra, ora in salita graduale, arrivando in pochissimo tempo al Rifugio Gattascosa (2000 m), posto in bella posizione panoramica sulla sottostante conca omonima appena percorsa (fontana). Passando davanti all’edificio si imbocca la sterrata fino a raggiungere il punto più elevato dell’itinerario in corrispondenza di un bivio con un sentiero che si stacca verso sinistra.

Nota: il nostro percorso prosegue dritti lungo la sterrata ma, volendo, è possibile imboccare il sentiero raggiungendo in poco più di 30 minuti il Passo del Monscera e il lago omonimo (2103 m di altitudine; +100 metri di dislivello, 1,7 km ulteriori, circa 40 minuti in più rispetto l’itinerario descritto), da dove si ammirano le belle vette della Svizzera Vallese.

Si aprono ora due possibili vie: si segue semplicemente la sterrata compiendo un’ampia curva che aggira una zona umida di pascoli oppure si imbocca il sentiero sulla destra che taglia nettamente passando di traverso. Una volta nuovamente su sterrata, la si segue proseguendo in discesa e passando accanto all’Alpe Monscera per poi puntare a un cippo panoramico e scendere ancora su sterrata. Fate caso alla curiosa fascia posta in basso attorno al cippo, è fatta di metallo e raffigura figure di viandanti… Figure che ritroverete qua e là lungo il percorso seguente! La sterrata diventa più ripida, diventa asfaltata e tocca una seconda borgata, Arza (fontana), e quindi il terzo rifugio dell’itinerario: il Rifugio Il Dosso (1740 m). Dopo la struttura la strada prosegue in forte discesa affrontando alcuni tornanti. Superato un ponte si pianifica arrivando al Rifugio San Bernardo e al punto di partenza.

consigli per i baby escursionisti

Escursione lunga ma priva di difficoltà. Con passeggini è percorribile la sterrata che da San Bernardo sale direttamente dal Rifugio Il Dosso e quindi al Rifugio Gattascosa. Considerate che il tempo effettivo sarà ben più lungo di quello indicato per via delle numerose soste al lago e nei rifugi.

Realizzatori del percorso: Franco Voglino, Annalisa Porporato e Nora Voglino
Autori dei testi: Franco Voglino e Annalisa Porporato




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