Un tuffo in un medioevo ancora vivo e tangibile
IL SENTIERO STORICO DI VOGOGNA
Piana del Toce
Descrizione Percorso
Passeggiata nella storia che attraversa le caratteristiche vie di Vogogna per poi salire fino ai resti della Rocca, per un tuffo in un medioevo ancora vivo e tangibile.
località di partenza: Vogogna municipio (222 m)
località di arrivo: la Rocca (323 m)
quota massima: 392 m
dislivello: 180 m solo andata
distanza: 1,5 km solo andata
tempo di percorrenza al netto delle soste: 45 minuti solo andata
tipologia di percorso: misto (sentiero, asfalto, selciata, sterrata)
segnaletica: cartelli e segni bianco/rossi
acqua: fontane a Vogogna e in area picnic
periodo consigliato: tutto l’anno in assenza di neve
come arrivare: in auto 15 km da Domodossola, ampi parcheggi di fronte al municipio e nei pressi del teatro. In autobus: varie linee, fermata Vogogna bivio FS (www.comazzibus.com). In treno: stazione FS di Vogogna (www.trenitalia.it)
informazioni: Distretto Turistico dei Laghi www.distrettolaghi.it; Comune di Vogogna www.comune.vogogna.vb.it
L’itinerario
Dai parcheggi, tenendo il municipio alla propria destra, si percorre un breve tratto di strada fino ad arrivare alla selciata Via Rimembranza che, con leggera salita, porta verso la neogotica Chiesa Sacro Cuore di Gesù, di fine Ottocento (nei pressi si trovano una fontana e uno dei pannelli didattici che si incontreranno lungo il percorso). Si noti, accanto all’edificio, l’ampio spazio simile ad un teatro, si tratta del luogo dove sorgeva la vecchia parrocchiale crollata nel 1975, di cui restò solo il portale poi inglobato nel nuovo campanile.
Dalla chiesa si passa sopra il ponte posto dove un tempo sorgeva una delle porte d’ingresso al paese, per imboccare Via Roma (cartello di legno “Sentiero Natura” La Rocca), così da ammirare i palazzi storici con balconate settecentesche e i porticati medievali come quello dove si trovava la casa del “gabelliere” (colui che riscuoteva i dazi). Si notino le vie tutte selciate con ciottoli di fiume. Si arriva in tal modo al Palazzo Pretorio, edificio del 1348 costruito sullo stile dei broletti lombardi ossia sopraelevato cosicché lo spazio sottostante fosse utilizzato come riparo per lo scambio di merci ed informazioni durante i giorni di pioggia. Fino al 1819 fu sede del governo dell’Ossola Inferiore.
Tutt’attorno sorgono alcune belle dimore signorili come Villa Biraghi (1650), oggi sede dell’Ente Parco Nazionale Val Grande. Volendo, si può proseguire un pezzettino fino ad arrivare allo slargo che indica il luogo dove sorgeva la seconda porta d’ingresso al paese e dove si può ammirare il retro di Casa Marchesa, il più antico edificio di Vogogna, risalente al 1350. Si percorre poi verso destra la strettissima Via Sotto le Mura, che passa lungo il perimetro delle antiche mura di difesa. Camminando verso destra lungo Via Teatro oppure Via della Motta, o andando fino alla fine di Via Sotto le Mura, si riprende Via Roma tornando al Palazzo Pretorio. Da qui si sale verso sinistra la gradinata che porta al Castello Visconteo, già visibile con il suo poderoso torrione che domina l’intero abitato. Risalente al 1348, dopo essere stato centro militare ed amministrativo dell’Ossola Inferiore, ma anche carcere (fino al 1914), oggi è sede museale e luogo per incontri ed eventi culturali.
Aggirando la mole del castello, passando a ridosso del muro di cinta che si eleva alla propria destra, si arriva ad un ponte e quindi si imbocca la mulattiera verso destra, in salita. Raggiunto un edificio isolato, la mulattiera prende a salire in modo ripido, con un grandioso punto di vista sul castello. Si arriva in tal modo alla frazione di Genestredo (354 m), passando accanto a un interessante lavatoio a fil di pavimento. Giunti al centro della borgata, dove si trova una tettoia e una fontana (non potabile), si prende a destra (cartello La Rocca A34a) lungo una sterrata graduale che porta ad un guado. Una volta oltre, si sale rapidamente per una scalinata che si pianifica presto portando piacevolmente prima ad un’area picnic con tavolini, fontana e spazi per grigliate, e subito dopo alla torre della Rocca di origine longobarda. Devastata nel 1514, della torre restano solo i ruderi (un cartello invita a non avvicinarsi per caduta pietre). Il sentiero di accesso è invitante ma non ne vale la pena poiché il lato più bello dell’edificio è quello davanti al quale già vi trovate.
Per saperne di più:
Il marchio “I Borghi più Belli d’Italia”
Non bisogna dimenticare che, per il suo prezioso patrimonio storico-artistico e l’efficace conservazione dei suoi monumenti, da tempo Vogogna rientra a pieno merito tra “I Borghi più Belli d’Italia” (www.borghipiubelliditalia.it).
Il mascherone celtico
In località Dresio, leggermente fuori Vogogna in direzione Domodossola, si trova l’Oratorio di San Pietro, la prima chiesa parrocchiale del comune, di origine longobarda con affreschi quattrocenteschi. Accanto all’edificio, noterete una fontana caratterizzata da un interessante mascherone datato I-II secolo a.C., detto “mascherone celtico”. Si tratta di una copia, l’originale è custodito all’interno del Palazzo Pretorio.
consigli per i baby escursionisti
Accessibile ai passeggini solo all’interno del borgo, per la salita al castello si può usare l’ascensore panoramico (solo negli orari di apertura). Grande parco giochi di fronte al municipio.
Realizzatori del percorso: Franco Voglino, Annalisa Porporato e Nora Voglino
Autori dei testi: Franco Voglino e Annalisa Porporato
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