Estate

PEDALARE SOTTO IL CIELO INCANTATO DEL LAGO D’ORTA

Lago d'Orta

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Descrizione esperienza:

Se siete dei biker cha amano pedalare nella natura ma sentono anche il fascino della narrazione, c’è un lago con al centro un’isola che da sempre evoca storie: storie di miracoli, di bestie misteriose e di romanzi di fantasia.

È il lago d’Orta, mentre l’isola è quella di San Giulio. Il loro segreto è quello di sembrare un mondo concluso, che non ha bisogno di altro che ripetere il proprio nome per rendere immortale la propria bellezza, come il Barone Lamberto, protagonista del romanzo di Gianni Rodari ambientato proprio nelle terre del Cusio.

Lo si può ammirare dalle rive o dalle alture soprastanti, sostare nei piccoli borghi o negli immensi boschi, procedere da nord a sud o da est a ovest. Ogni volta ci si interrogherà su quale sia lo scorcio migliore, la veduta più affascinante.
Per questo se avete buone gambe o una buona e-bike, se amate montare in sella sulla Mtb per un viaggio nella fantasia: asfalti, sentieri e sterrati del lago d’Orta vi aspettano.
In un giorno solo, oppure affrontato a tappe, visto che non mancano in zona le occasioni per soste, pernottamenti, noleggi e ricariche, il giro del lago d’Orta può essere affrontato in senso orario e antiorario, partendo da uno dei molti paesi che si affacciano sulle rive cusiane.
Il nostro consiglio è di partire da piazzale Lodi, nella frazione omegnese di Bagnella e di proseguire lungo la sponda ovest del lago da nord a sud. Si sale al Monte Zuoli con i Giardini della Torta in cielo che omaggiano l’opera del più celebre autore nato a Omegna: Gianni Rodari, poi si prosegue per Brolo, soprannominato il paese dei gatti, Egro, Ronco e Pella. Si torna verso nord e i punti di interesse non mancano, dalla torre di Buccione al paese dipinto di Legro, con i muri delle case affrescati con immagini che ricordano le scene dei film che sono stati ambientati sul lago e nei dintorni. Si prosegue per Orta e Pettenasco. A ogni curva un nuovo scorcio panoramico e l’isola di San Giulio sempre al centro, con le mura delle sue case, della sua abbazia, che piovono dritte nell’acqua, come se vi fossero emerse tutto d’un tratto un giorno lontano. Mentre sono il risultato di oltre un millennio di storia: di una regina assediata, di un castello scomparso e di una basilica dai misteriosi cimeli.
Si rientra a Omegna e ci si può fermare sotto il municipio a osservare la Nigoglia, un canale su cui si affacciano strette case, e che ha una particolarità: è l’unico emissario, tra quelli dei principali laghi prealpini, che va verso nord, verso le Alpi, anziché dirigersi verso sud, verso la Pianura Padana.

Forse una semplice curiosità geografica oppure l’ennesimo indizio che su questo lago la fantasia può trasformarsi in realtà, che si può pedalare sotto un cielo incantato.

Altre indicazioni su percorso e possibili varianti:
https://lagomaggiorexperience.it/percorso/anello-verde-del-lago-dorta-n-32/
https://lagomaggiorexperience.it/percorso/giro-del-lago-dorta-n-37/