Escursione che porta alla scoperta dei resti di una grandiosa frana del passato
LAGO DI ANTRONA
Valle Antrona
Descrizione Percorso
Escursione che porta alla scoperta dei resti di una grandiosa frana del passato e dopo un tragitto rilassante e spettacolare a bordo lago indugia in un emozionante passaggio “all’interno” di una cascata, come nei classici film di avventura!
località di partenza: Antronapiana (908 m)
località di arrivo: Lago di Antrona (1105 m)
quota massima: Cascata Sajont (1145 m circa)
dislivello: 250 m circa totali
distanza: 6,5 km totali
tempo di percorrenza al netto delle soste: 2 ore e 30 minuti totali
tipologia di percorso: misto (sentiero, asfalto, sterrata)
segnaletica: cartelli bianco/rossi
acqua: fontane in Antronapiana, al lago e lungo il percorso
periodo consigliato: da maggio a ottobre
come arrivare: dista 22 km da Domodossola. Lungo la SS33, 6 km a sud di Domodossola, uscita Villadossola, quindi seguire i cartelli blu “Antrona”. Parcheggi lungo via Provinciale. In autobus: linea Domodossola-Antrona, fermata Antronapiana (www.comazzibus.com).
informazioni: Distretto Turistico dei Laghi – www.distrettolaghi.it; Comune di Antrona Schieranco – www.comune.antronaschieranco.vb.it; Comunità Montana delle Valli dell’Ossola – www.cmvo.it; Parco Naturale Alta Valle Antrona – www.areeprotetteossola.it
L’itinerario
Dopo esser stati nel centro di Antronapiana, dominato dalla mole della chiesa di San Lorenzo, edificata nel XVII secolo a sostituzione della duecentesca parrocchiale andata distrutta nella frana, ci si dirige verso la provinciale per imboccare la passerella pedonale che si trova proprio accanto alla fermata dell’autobus e arrivare così su un terrapieno tra un canale ed il torrente Ovesca, su cui si trova una piacevole area picnic con giochi per i bambini (fontana).
Dopo la sacrosanta tappa si percorre il sentierino sulla massicciata mantenendo il torrente Ovesca alla propria sinistra fino ad arrivare alla pista di pattinaggio. Da qui si prosegue su sterrata in direzione di un casolare, con la borgata alle proprie spalle, arrivando così su asfalto. Da qui a destra per un brevissimo tratto per poi imboccare la mulattiera a sinistra (cartelli “Antrona Lago 0h40”). La salita selciata si fa decisa ma piacevole e sempre in ombra, arrivando alla piccola borgata di Cimallegra (1014 m), formata da case completamente di pietra immerse nella tranquillità del bosco. Ancora una breve salita porta di nuovo sulla strada asfaltata all’altezza di una abitazione (curiosa fontana con testa di mostro!). Si percorre un tratto di asfalto fino dopo la curva, dove si deve prestare attenzione ad un sentiero un po’ nascosto sulla sinistra (cartello “Antrona Lago”).
Il sentiero scende in modo abbastanza ripido tra pietre (segni bianco/rossi) e quando si pianifica ci si trova in mezzo al bosco, con un idilliaco ponte di legno e una rilassante panchina da meditazione su cui soffermarsi qualche tempo nel piacevole ascolto dei suoni della natura come lo scorrere tranquillo del torrente gorgogliante.
Si riprende la marcia e con andamento irregolare si percorre un interessante tragitto tra i resti di qualche antica frana (segni bianco/rossi e ometti di pietre) fino a tornare su strada asfaltata. Si prosegue ora su asfalto verso sinistra arrivando al bar-ristorante che anticipa il lago di Antrona di cui ora percorrerete il periplo.
Il Lago di Antrona è un lago naturale creato però da una colossale frana il 27 luglio 1642. Dalla cima di Pozzuoli si staccarono 12 milioni di metri cubi di rocce che ricoprirono il fondovalle per oltre 2 chilometri, arrivando fino alle porte di Antronapiana, seppellendo una quarantina di case e purtroppo un centinaio di abitanti.
Il giro del lago è possibile in entrambi i sensi ma suggeriamo quello in senso orario poiché la prima metà si snoda su tranquilla strada sterrata, ampia e pianeggiante, facile da percorrere.
Lungo il lago si trovano anche tavolini di legno ma non fatevi affidamento nelle domeniche di bel tempo poiché si tratta di una classica gita estiva e trovarne uno libero potrebbe essere impresa epica. Meglio partire già con l’idea di fermarsi sulle pietre più prossime all’acqua raggiungibili con brevissime deviazioni dalla sterrata.
Si passa dunque alle spalle del bar-ristorante prendendo la stradina verso sinistra per poi abbandonarla e scendere con una sterrata verso destra, più vicini alle sponde del lago (cartelli “Giro del Lago”).
Dal bar alla fine del lago si percorre un tratto della Strada Antronesca, antica via di collegamento che attraverso il Passo di Saas (detto anche Antronapasss, 2839 m), metteva in comunicazione l’Ossolano con la svizzera Saastal. Usata forse già in epoca romana, rimase danneggiata dalla frana che creò in lago e perse definitivamente importanza con la costruzione della strada Napoleonica del Sempione.
Si continua sempre sulla riva del lago fino ad arrivare ad un ponte che segna l’estremità del lago e permette di attraversare il torrente Troncone che qui si incunea suggestivo tra le rocce. Il percorso si fa più stretto e porta in breve ad una ripida scala metallica che diventa poi passerella sospesa e permette un suggestivo passaggio all’interno della cascata del Sajont, così da avere un “punto di vista” inconsueto, un’avventura da non mancare!
Attenzione: meglio non percorrere questo tratto con forti piogge e temporali che potrebbero ingrossare improvvisamente la cascata, e da non percorrere in inverno per la presenza di ghiaccio.
Terminata la passerella metallica si prosegue su sentiero con andamento altalenante inizialmente in discesa, poi leggermente in salita per poi scendere decisamente dopo il primo bivio che va preso verso destra. la discesa abbastanza decisa porta di nuovo in prossimità dell’acqua e si prosegue poi in piano lungo le rive passando tra grossi massi e arrivando alle spalle del bar-ristorante. Il ritorno avviene sulla medesima strada dell’andata.
Per saperne di più:
Il comune
Antrona Schieranco, questo il nome del comune in cui ricade la passeggiata, è un comune nato nel 1928 dalla fusione di Antrona Piana e Schieranco.
Stambecchi equilibristi
Chi non ha mai visto le incredibili immagini degli stambecchi in precario equilibrio sulla ripide pareti di una diga? Gli arditi ungulati si arrampicano sulle ripide pareti sfruttando ogni minimo appiglio e in perfetto equilibrismo per leccare il salnitro di cui sono golosi e che serve per il loro benessere. Pochi sanno che la diga in questione si chiama Cingino e si trova proprio nella zona di Antrona. Dagli anni Venti sono numerose, infatti, le dighe presenti in questo territorio, dighe usate per la produzione di energia elettrica (escursione lunga: circa 1200 m di dislivello e 8 km solo andata dal Lago di Antrona).
Viganella
Questa borgata si trova lungo la provinciale che da Villadossola sale verso Antrona. La citiamo per una caratteristica unica: stanchi di non vedere mai il sole per i tre mesi invernali, han costruito sul monte antistante uno specchio di 40 metri quadri che riflette il sole nella piazza della borgata.
consigli per i baby escursionisti
Con i passeggini è possibile andare da Antronapiana fino al lago percorrendo completamente la strada asfaltata (da evitare nelle domeniche di alta stagione). Il giro completo del lago invece non è possibile, si può arrivare solo fino al ponte sul torrente Troncone. Nessun problema con zainetto porta bimbo, mentre sconsigliato il marsupio nel tratto delle passerelle metalliche.
Realizzatori del percorso: Franco Voglino, Annalisa Porporato e Nora Voglino
Autori dei testi: Franco Voglino, Annalisa Porporato
Torna all’elenco dei percorsi